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16.08.2017 - 16:100
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Garanzia costituzionale a 'Prima i Nostri', Regazzi smorza gli entusiasmi di Marchesi: "Non capisco cosa ci sia da esultare, visto che il Consiglio federale sancisce in modo chiaro che gli atti parlamentari proposti dalla Commissione del Gran Consiglio no

Il consigliere nazionale replica al presidente dell'UDC sul messaggio odierno del Consiglio federale sull'iniziativa 'Prima i Nostri'

BERNA – Oggi il Consiglio federale ha comunicato al Parlamento che l’iniziativa ‘Prima i nostri’, approvata dalla maggioranza dei votanti ticinesi l’anno scorso, può essere essere interpretata in modo conforme al diritto federale. Il Governo propone dunque al Parlamento di conferire la garanzia federale alle nuove disposizioni costituzionali, ma sottolinea che il margine di manovra del Canton Ticino è comunque assai limitato (leggi qui). L’UDC ha esultato. Ma il consigliere nazionale del PPD Fabio Regazzi smorza gli entusiasmi.

Breve ma chiaro il suo commento su Facebook: "Prima i nostri" potrà anche avere la garanzia federale, ma il margine di manovra è assai limitato, per non dire che è quasi nullo: la prima è una questione di forma, la seconda di sostanza. Il Consiglio federale ci dice in altri termini che la norma è sì compatibile con il diritto federale ma che il Cantone praticamente non può fare quasi niente. Non capisco quindi cosa ci sia da esultare, visto che questa presa di posizione - al di là del titolo - sconfessa semmai gli iniziativisti poiché sancisce in modo chiaro che gli atti parlamentari proposti dalla Commissione speciale del Gran Consiglio non possono essere adottati”.


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