Sport e diritti tv: la guerra è appena cominciata. Dopo la fumata nera con la RSI, UPC Cablecom pronta all'offensiva contro Swisscom e la Lega calcio

LUGANO - UPC Cablecom è al centro del dibattito pubblico in questo fine settimana. Il colosso americano è finito prima al centro della scena per il mancato accordo con la RSI per i sei derby di hockey tra Ambrì e Lugano. E oggi ha lanciato una nuova offensiva sui diritti sportivi: questa volta per il campionato svizzero di calcio.

 

UPC sta infatti valutando la possibilità di denunciare denunciare la Lega nazionale e Swisscom. A rivelarlo, in un’intervista rilasciata alla “SonntagsZeitung”, è stato il CEO dell’azienda Eric Tveter.

 

A Cablecom non è piaciuto che, nonostante avesse presentato l’offerta più alta per i diritti della Super League, sia stata scavalcata da Swisscom: "Mi chiedo perché le regole dell'asta non siano state in precedenza approvate dalla COMCO (la Commissione della concorrenza, ndr.)", afferma Tveter.

 

il top manager ha anche parlato del nuovo canale MySports, la pay tv che da questa stagione trasmette in esclusiva le partite di hockey: “Sono molto soddisfatto: ci eravamo già assicurati 20'000 clienti prima ancora di iniziare le trasmissioni. Un vero e proprio successo". E a questo proposito il CEO di UPC ha escluso la cessione a Swisscom di alcune partite. 

 

E proprio nel suo canale sportivo, ha annunciato Tveter, UPC intende investire nei prossimi cinque anni la bellezza di 300 milioni di franchi. Insomma la guerra per i diritti sportivi in Svizzera sembra appena cominciata…