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Cronaca
13.09.2017 - 12:210
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Stupro Rimini, le dichiarazioni shock del padre di due dei violentatori del branco: "Sono ragazzini, tra due anni usciranno dal carcere, andranno a lavorare, si faranno delle famiglie e faranno figli”

Stanno scatenando il finimondo le parole del padre dei due marocchini minorenni finiti in prigione per la brutale aggressione ai danni di una coppia polacca: "I miei figli non avranno più certe compagnie, avranno capito quello che è successo e si comporteranno bene”

RIMINI - "Sono ragazzini, tra due anni usciranno dal carcere, andranno a lavorare, si faranno delle famiglie e faranno figli”. A parlare è il padre dei due marocchini minorenni - 17 e 15 anni - finiti in carcere per l’ormai nota vicenda dello stupro di Rimini.


Insieme a loro, dietro le sbarre, il resto del branco che ha aggredito con inaudita violenza (leggi articolo correlato) una coppia di turisti polacchi e un transessuale: il leader del gruppo, il 20enne congolese Guerlin Butungu, e un altro nigeriano di 16 anni.

 

Le dichiarazioni che l’uomo ha pronunciato davanti alle telecamere di Matrix (Canale 5), come prevedibile hanno scatenato il finimondo in Italia. Anche perché, il 50enne, sta scontando un anno di arresti domiciliari:"Ho preso un anno di carcere dopo 30 che sono in Italia”, si è giustificato il padre degli stupratori.

 

Tornando sulla vicenda di Rimini, l’uomo a proposito dei figli ha aggiunto: ”Mi dispiace per quella ragazza polacca e per il trans, è stata una cosa brutta, ma ormai è capita. I miei figli non avranno più certe compagnie, avranno capito quello che è successo e si comporteranno bene”

 

Cliccando qui potete vedere l’intervista completa concessa a Matrix

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