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Quarto Potere
24.09.2017 - 11:420
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

UPC-Teleticino-RSI: è "guerriglia" sui social. Tra frecciatine tra ex colleghi e il report condiviso su Facebook: Cablecom è azionista di Teleticino, si sono venduti i derby tra Ambrì e Lugano a loro stessi...

Intanto una videomeker che ha lavorato per entrambe le aziende scrive: "Che tristezza leggere le frecciate infuocate tra colleghi della RSI e TeleTicino. Siamo colleghi in molti casi anche amici. Vorrei rispetto da ambo le parti"

COMANO/MELIDE - È bastato poco perché le congratulazioni "da sportivo" di Enrico Carpani a Teleticino per l’acquisizione dei derby in chiaro da UPC, lasciassero il posto a una piccola "guerriglia" social che ha visto coinvolti dipendenti di RSI e dell'emittente di Melide, in qualche caso anche ex colleghi, che si sono lanciati una serie di frecciatine, più o meno velenose.

 

D’altra parte la vicenda scalda parecchio gli animi: dai piani alti alla milizia. Da Comano si lanciano dubbi sui reali motivi per i quali UPC ha accettato la proposta di Teleticino e non la loro. C’è la ferma convinzione che Cablecom non volesse in ogni caso, e a qualunque prezzo, cedere i diritti per i derby ticinesi di hockey alla radiotelevisione pubblica. Motivi politici o manovre dell'economia privata a danno del pubblico.O entrambe le cose.

 

In tal senso è stato condivisa sulla propria Facebook di diversi dipendenti della RSI - tra i quali anche il direttore dell’informazione Reto Ceschi - un report con l’azionariato di Teleticino, di cui UPC detiene una quota del 9%. Non si tratta di una partecipazione “nuova”, essendo Cablecom azionista dell’emittente di Melide dalla notte dei tempi. Ma UPC i diritti per la LNA li ha acquistati solo quest’anno e dunque tanto bassa per lanciare il messaggio sibillino: si sono venduti il derby a loro stessi.

 

Da parte di Teleticino e, più in generale del Gruppo del Corriere, riassumendo per sommi capi, si risponde dando dei rosiconi a quelli della controparte. Dei cattivi perdenti, insomma.

 

A tutto questo si sommano teorie riguardo all’iniziativa No Billag, prossimamente in votazione. In particolare su come questa vicenda dei diritti dei derby tra Ambrì e Lugano possa danneggiare o meno la RSI. A questo proposito, per spazzare via la confusione che taluni fanno, va ricordato che anche Teleticino beneficia di una quota del canone. Dire “Viva No Billag” perché i derby saranno trasmetti dalla Tv di Melide è quindi solo una sciocchezza.

 

Ma tornando alla guerriglia social, val la pena riperdere un messaggio postato da Elena, videomaker che ha lavorato per entrambe le aziende: “Che tristezza - ha scritto - leggere i vari commenti/post tra colleghi RSI/TeleTicino. No, mi correggo, che tristezza leggere le frecciate infuocate tra colleghi della RSI e TeleTicino.Facciamo tutti lo stesso lavoro, con la stessa passione, ci conosciamo fra di noi e, tutti noi sappiamo quanto può essere difficile il nostro lavoro. Comunque andrà la votazione Billag sarà difficile per tutti. I "giochi" di potere, gli eventuali. sgambetti lasciamoli ai piani alti (semmai ci fossero) non facciamola diventare una "guerra" fra “poveri". Siamo colleghi in molti casi anche amici. Vorrei rispetto ida ambo le parti e non solo da parte delle due emittenti, ma anche da parte della carta stampata, radio, ecc. Un sorriso per tutti i miei colleghi….”.

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