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15.10.2017 - 11:480
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Argo1, il PPD fa quadrato attorno a Beltraminelli: "Ha sbagliato. Ma lo ha ammesso. Ora basta massacrarlo!". Ecco cosa dicono Fonio, Ghisolfi, Croci, Luigi e Alex Pedrazzini: "È doloroso vedere il mio partito, i suoi vertici, additati come delinquenti"

Il Caffè pubblica le posizioni de a deputata Nadia Ghisolfi, degli ex ministri Luigi e Alex Pedrazzini, del sindaco di Mendrisio, Carlo Croci, e del vicepresidente del PPD e deputato Giorgio Fonio

BELLINZONA - Ha sbagliato. Ma lo ha ammesso. Ora basta massacrarlo. Attendiamo l’esito delle inchieste e delle verifiche in corso… È in sintesi la sostanza delle dichiarazioni di alcuni esponenti del Partito popolare democratico pubblicate oggi dal domenicale il Caffè sulla posizione del ministro Paolo Beltraminelli. Una posizione politicamente delicata, legata allo scandalo Argo1, che è sfociata in ripetuti attacchi al direttore del Dipartimento socialità, dalla richiesta di lasciare la Divisione dell’azione sociale, a quella di dimettersi…

Ecco che cosa hanno detto la deputata Nadia Ghisolfi, gli ex ministri Luigi e Alex Pedrazzini (oggi deputato), il sindaco di Mendrisio, Carlo Croci, e il vicepresidente del PPD e deputato Giorgio Fonio…

Nadia Ghisolfi

"Ci siamo già espressi chiedendo una commissione esterna indipendente per fare piena luce su tutti gli aspetti dell’appalto ad Argo1. Non potete chiederci ora di attaccare il consigliere di Stato Paolo Beltraminelli per la situazione che si è creata. Mi pare che sia già stato sufficientemente preso di mira da ogni parte. Capisco che i giornali vogliano cavalcare lo scoop, lo scandalo, ma noi non siamo dei magistrati. Non tocca a me difenderlo o attaccarlo. Certamente in questa vicenda ci  sono stati degli errori all’interno del suo Dipartimento. Lo ha ammesso lo stesso Beltraminelli. La situazione è evidente. Come è evidente che abbiamo chiesto il massimo di chiarezza su tutta la vicenda su cui sta ancora  indagando la magistratura".

Alex Pedrazzini

“Beh sì, il momento è difficile, non nego che all’interno del partito si stia vivendo una fase parecchio in salita. Soprattutto perché in questo cantone uno degli sport più praticati è quello della messa alla gogna di chi ha commesso un errore. Sebbene chi ha sbagliato l’abbia già ampiamente ammesso, assumendosi ogni responsabilità. Eppure... tutto ciò sembra non bastare. C’è chi, imperterrito, insiste sugli stessi concetti, torna su fatti già spiegati. Ecco, tutto questo fa molto male. È doloroso vedere il mio partito, i suoi vertici, continuamente additati manco fossero dei delinquenti".

Luigi Pedrazzini

“L’importante è che il Ppd reagisca e coi suoi vertici continui a far politica. È evidente che vicende come questa costituiscano un problema per qualsiasi partito e dunque anche per il Ppd. Perché sono situazioni che creano un danno d’immagine alle persone e, indirettamente, anche al partito. Ritengo che sia importante che il Ppd reagisca a questa situazione. Da una parte riponendo la massima fiducia nelle istanze che stanno chiarendo l’accaduto. Ci sono tre inchieste in corso, che vedono impegnati a tre livelli il governo, il parlamento e la magistratura. Il Ppd non deve autodifendersi ma rimettersi serenamente alle conclusioni che verranno tratte. E deve continuare a fare politica. Il Ppd non deve lasciarsi mettere nelle condizioni di non potersi occupare dei problemi del Paese. Il mio invito ai vertici è dunque serenità e lavoro. Le risposte non spettano al Ppd ma alle inchieste".

Carlo Croci

“Guardi, mi sono rivisto la puntata di Falò, in cui c’era anche Paolo Beltraminelli ospite. Ha risposto bene, ha detto cose giuste. In sostanza, il ministro ha scelto di proteggere i suoi funzionari. Ci ha messo la faccia, il che non è da tutti. Forse non è più di moda questo... stile. Probabilmente, la società, questa società oggi pretende altro. Beltraminelli ha invece avuto uno spirito... umanitario nei confronti di quei suoi funzionari che hanno commesso un errore. Ed è da apprezzare. Ma purtroppo questo è un modo di agire che di questi tempi elettoralmente non paga. E poi diciamocela tutta: Beltraminelli è un popolare democratico e... gli danno addosso a prescindere. È un dato di fatto".

Giorgio Fonio

“La questione Argo deve essere chiarita nelle sedi opportune, ma non è certo un tema da discutere nelle segreterie di partito. Beltraminelli risponderà,  come ha sempre fatto finora, a tutti gli aspetti che dovessero emergere. Ma non ci sono motivi per cui debba fare qualsiasi sorta di passo indietro come qualcuno ha chiesto. Sono state pretese estemporanee e del tutto ingiustificate. Va invece, secondo me, sottolineato e ribadito che non ci sono funzionari del suo Dipartimento sotto inchiesta penale. Occorre certo fare chiarezza, ma nelle sedi opportune come lo stesso Ppd ha chiesto. Lasciamo lavorare il consulente esterno e la magistratura. Tutto il resto è materia per speculazioni giornalistiche. E per quanto riguarda il presidente Fiorenzo Dadò, non è un tema perché non è minimamente toccato dalla vicenda Argo. Il partito sta lavorando, sta cercando di rilanciarsi con numerose proposte. E lo sta facendo con il suo presidente".

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