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17.10.2017 - 18:500
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Manuele Bertoli: "L'uscita sui social del docente di Barbengo è stata più che inopportuna. Non doveva succedere. Aperte due inchieste amministrative"

Il direttore del DECS, rispondendo a un'interpellanza in Parlamento, è tornato sulla polemica scoppiata dopo la votazione sulla Civica: "Sono due gli insegnanti sotto inchiesta. Il Governo deciderà presto quali provvedimenti adottare"

BELLINZONA - “L’uscita sui social del docente di Barbengo è stata più che inopportuna. Non doveva succedere”. Lo ha detto stamane Manuele Bertoli in Gran Consiglio, rispondendo a un’interpellanza di Tiziano Galeazzi sulla polemica che aveva infiammato il post votazione sulla civica.

 

Il ministro ha spiegato che, su proposta del DECS, iL Governo ha aperto due inchieste amministrative a carico dei docenti per le esternazioni fatte su Facebook: una, per l’appunto, quella a carico dell’insegnate di Barbengo, l’altra su un altro maestro.

 

“Il Consiglio di Stato - ha affermato Bertoli - deciderà sulla base delle risultanze delle inchieste. Ricordo che ci sono quattro possibilità In ambito disciplinare: ammonimento, multa, riduzione di salario e la sospensione dal lavoro. Una decisione verrà presa abbastanza presto”.

 

“Il Governo - ha concluso il ministro della scuola - dovrà tenero conto di quanto successo in passato con casi analoghi. E dovrà altresì considerare il fatto che questa storia potrebbe diventare un punto di riferimento per quanto riguarda l’intervento del Cantone, come datore di lavoro, verso i dipendenti autori sui social di queste uscite inopportune.

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