foto: TiPress/Gabriele Putzu
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27.11.2017 - 13:330
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Ahi, ahi, Darwin va in picchiata. La nuova proprietà convoca i dipendenti e annuncia: "Non ci sono più soldi. Andremo in moratoria concordataria. Lavorate ma senza garanzia di salario". Ecco il piano di salvataggio. Ma servirà solo la metà degli attuali c

I dirigenti della compagnia: "Per il futuro abbiamo pensato a una soluzione che permetta di salvare il maggior numero di posti di lavoro. Il processo inizia oggi, 27 novembre, e la soluzione si basa su tre pilastri. 1 - Darwin continua a volare per il momento con l’attuale licenza. 2 – Darwin diventerà un provider che fornirà personale di bordo e piloti a compagnie terze. 3 - Darwin offrirà il servizio di manutenzione per i propri aerei e per altre compagnie"

LUGANO - Ahi, ahi, Darwin balla malissimo e il cielo del futuro si tinge di tinte fosche e di nubi minacciose… Oggi è arrivato il primo fulmine, quasi a ciel sereno. Un fulmine che ha colto tutti di sorpresa.

I dirigenti di Adria Airways, la compagnia che in luglio ha rilevato Darwin da Etihad (ma Adria in realtà è gestita dal fondo di investimenti 4K), hanno convocato questa mattina il personale in plenum annunciando che non ci sono più soldi.
La situazione è talmente grave, hanno detto i dirigenti, che siamo stati obbligati ad avviare un processo di riorganizzazione nell’ambito della legislazione sull’insolvenza, processo che sfocerà in una richiesta di moratoria concordataria. Una manovra per evitare il fallimento, insomma.

Le prossime settimane saranno dunque decisive per capire se la compagnia potrà sopravvivere o verrà messa in liquidazione. Ai dipendenti è stato chiesto questa mattina di lavorare in dicembre ma senza la certezza del salario.

Questa è la comunicazione ufficiale che la dirigenza ha consegnato ai dipendenti: “Se speri di ricevere lo stipendio di dicembre, la società si augura che lavorerai come hai fatto a novembre. Puoi rifiutarti di lavorare solo se hai chiesto alla compagnia una garanzia sufficiente.
Per il futuro abbiamo pensato a una soluzione che permetta di salvare il maggior numero di posti di lavoro. Il processo inizia oggi, 27 novembre, e la soluzione si basa su tre pilastri.

1 - Darwin continua a volare per il momento con l’attuale licenza.
2 – Darwin diventerà un provider che fornirà personale di bordo e piloti a compagnie terze.
3 - Darwin offrirà il servizio di manutenzione per i propri aerei e per altre compagnie.

Queste operazioni richiederanno tra i 100 e i 120 collaboratori (ndr: sugli oltre 200 attuali). Siamo obbligati ad adottare queste misure che permetteranno di salvare Darwin”.

Nelle scorse settimane Adria aveva licenziato 15 collaboratori su oltre 200 dipendenti, tutti attivi nell’organizzazione e nel marketing dei voli operativi da Agno, la qual cosa ha innescato il sospetto da parte del sindacato OCST che al fondo di investimenti 4K interessi poco del futuro dello scalo di Agno e dei collegamenti con il resto della Svizzera: “Sorge spontaneo il dubbio che dietro queste manovre del fondo di investimenti 4k Invest ci siano puri interessi finanziari (esteri), piuttosto che il benessere e il futuro della compagnia aerea ticinese”.

Nonostante gli annunci di luglio da parte dei vertici di Adria, la ristrutturazione avviata, secondo il sindacato, sembra dunque orientata alla cancellazione delle linee operate da Lugano. Anche se Adria ha chiesto all’Ufficio federale dell’aviazione l’autorizzazione per collegare Agno con Ginevra e Roma riprendendo le rotte gestite da Darwin.

emmebi



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