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Cronaca
09.12.2017 - 10:010
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Flavio Sala racconta Frontaliers Disaster: "Ci siamo quasi, dopo un anno di duro lavoro. Mi definiscono una 'racola', e probabilmente non mi accontenterò nemmeno questa volta. Ma sono soddisfatto, soddisfatto di una bella storia, soddisfatto di un film si

L'interprete di Roberto Bussenghi: "Senza contare le notti insonni, perché i tempi sono sempre parecchio ristretti e quelle passate senza dormire con mille pensieri per la testa, come andrà il film? Piaceremo ancora alla gente? Siamo troppo in ritardo? La gente è ancora disposta a ridere su questo argomento?"

Flavio Sala, alias Roberto Bussenghi, il frontaliere che ogni giorno deve vedersela con l’arcigna guardia di confine Loris J. Bernasconi, racconta sulla sua bacheca Facebook l’esperienza di Frontaliers Disaster, il nuovo film che sarà nelle sale ticinesi dal 21 dicembre. Così, in poche parole, sintetizza un anno di lavoro e mille pensieri…

“Tra qualche giorno sarà tutto finito, due anni di preparazione e quasi un anno di lavoro attivo tra tournage, montaggio, sonorizzazione, eccetera. Per la maggior parte del pubblico questo è solo uno svago, un divertimento, niente di più, alcuni faranno commenti, positivi spero, critici altri, negativi altri ancora.

Ma per noi e in questo caso perdonatemi soprattutto per me, questo è stato un periodo della mia vita dedicato al 100% a questo lavoro. Un lavoro che ci ha divertito e ci ha fatto ridere, entusiasmare, ma che ci ha fatto anche arrabbiare e ci ha fatto addirittura piangere in alcuni casi.

La maggior parte della gente non può minimamente immaginare l'immensa mole di lavoro che c'è dietro a una produzione cinematografica, soprattutto se una produzione a basso costo e non un kolossal. Gran parte delle mansioni vengono eseguite sempre dalle stesse persone.

Così, come per le altre produzioni frontaliers, mi sono trovato ad occuparmi di sceneggiatura, montaggio, supervisione alla sonorizzazione, supervisione agli effetti speciali e realizzazione di alcuni di essi.

Senza contare le notti insonni, perché i tempi sono sempre parecchio ristretti e quelle passate senza dormire con mille pensieri per la testa, come andrà il film? Piaceremo ancora alla gente? Siamo troppo in ritardo? La gente è ancora disposta a ridere su questo argomento?

Oppure quelle passate preoccupati per la salute di un amico e per le varie vicissitudini della vita che comunque nonostante il lavoro accadono ogni giorno e che in questo ultimo anno sono state durissime.

Posso solo dire che fin qui sono arrivato, siamo arrivati, portando quasi a termine un lavoro (manca ancora qualche giorno) che mi soddisfa e che a cui non avrei mai partecipato se non fossi stato più che convinto, chi mi conosce lo sa, molti mi definiscono "rognoso" "strapignolo" "racola" perché non mi accontento mai, probabilmente non mi accontenterò nemmeno questa volta ma sono soddisfatto, soddisfatto di una bella storia, soddisfatto di un film sincero e onesto, un film comico certo, ma un film comico in questo periodo storico ritengo sia molto importante perché la gente, come ho già detto più volte, ha bisogno di sorridere e non di rattristarsi continuamente, per quello basta guardare il telegiornale.

Tra qualche giorno sarà tutto finito e prima che queste mie sensazioni entrino nel dimenticatoio volevo condividerle qui, con voi.

Un abbraccio a tutti…".

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