BELLINZONA – Un’altra perizia che dà ragione alle tesi di Pronzini. Seppur richiesta dallo stesso deputato MPS, pare incontestabile: a eseguirla è stato Etienne Grisel, professore di diritto costituzionale dell’Università di Losanna.
La domanda a cui doveva rispondere era se l’’integrazione sostitutiva AVS versata agli ex membri del Consiglio di Stato ticinese, ovvero la "rendita ponte" annuale di 22’560 franchi, percepita dai ministri che, alla fine del loro mandato, non hanno raggiunto i 65 anni per ricevere l’AVS, fosse legale o no. il caso tocca dieci ex Consiglieri di Stato, anche se la prescrizione permette di prendere in considerazione solo i casi dal 2008 in poi.
La risposta di Grisel è netta. No, non è legale, non ci sono le basi. "Se si riassumono le varie modalità d’interpretazione delle disposizioni applicabili si deve concludere che esse non conferiscono alcun diritto ad una integrazione sostitutiva AVS agli ex membri Consiglio di Stato ticinese. In altre parole, queste pensioni, che sono di una certa entità e si ripetono ogni anno, non hanno la base giuridica richiesta", si legge nel testo riportato dal Caffè.
La Sottocommissione finanze, che si sta occupando di tutto il caso “rimborsopoli”, dovrà tener conto di questa perizia, che dopo quella di Veronelli sostiene ancora una volta le teorie di Pronzini (di cui pende una denuncia per le rendite ponte). E eventualmente, così come con 300mila franchi di rimborsi, il Gran Consiglio potrà chiedere una restituzione.