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21.08.2019 - 17:240

Lugano Airport: "Sullo scalo dichiarazioni intempestive. Ma andiamo avanti". Mentre il PLR chiede al Municipio di ritirare il messaggio e di azzerare il CdA

Secondo il PLR non ci sono più le condizioni, “date per scontate ed imprescindibili per il rilancio dello scalo”

LUGANO - Il Consiglio di amministrazione di Lugano Airport (LASA) ha esaminato oggi la situazione venutasi a creare, si legge in una nota stampa, “a seguito di alcune dichiarazioni intempestive giunte negli ultimi giorni da diverse fonti e amplificate dai media.

 

LASA riconferma di aver lavorato intensamente negli scorsi mesi allo sviluppo di una strategia per il futuro dell’aeroporto, coinvolgendo Città e Cantone, basandosi sullo studio ponderato del Centro di competenza aeronautica dell’Università di San Gallo (CFAC). Quest’ultimo sottolinea in particolare il numero di impieghi direttamente e indirettamente dipendenti dall’aeroporto (mediamente un migliaio nello scorso decennio) e sull’indotto economico generato in Ticino (da 150 a 200 milioni/anno).

 

Parimenti, conferma di aver intavolato da tempo serie trattative con i potenziali partner e di volerle proseguire nei prossimi mesi, malgrado le recenti deludenti note.

Questo lavoro è sfociato nel Messaggio del Municipio di Lugano dello scorso 23 maggio, che LASA ritiene tuttora valido, invitando il Consiglio comunale a esaminarlo attentamente e ad accoglierlo.

 

In particolare, il CdA sottolinea che al momento la Città e il Cantone sono chiamati a pronunciarsi sulla prima fase, quella della ricapitalizzazione indispensabile per garantire la continuità dell’aeroporto oltre il 2019. Su questa prima fase nulla è cambiato dal 23 maggio scorso. 

Un rifiuto di questa ricapitalizzazione condurrebbe – come spiegato nel messaggio – alla chiusura praticamente immediata dell’aeroporto, con pesanti ricadute sociali ed economiche, ma anche con importanti costi di liquidazione che graverebbero unicamente sulla città.

 

Solo dopo questa fase e nel corso del 2020 sarà possibile esaminare scenari alternativi, approfondendo fra l’altro l’ipotesi di una concentrazione di Lugano Airport sulla sola aviazione generale, quella dell’apertura del capitale ad azionisti privati e quella di una dismissione controllata e progressiva dell’aeroporto con i necessari ammortizzatori sociali ed economici.

 

In questa situazione, il CdA apprezza la comunicazione giunta da Swiss, secondo cui il contratto con Adria per il volo Lugano-Zurigo è stato esteso fino al termine del 2020, e ha chiesto di essere associato alla verifica che Swiss intende svolgere sul suo futuro a lungo termine.

 

Da ultimo il CdA chiede al Municipio di Lugano di poter incontrare congiuntamente la Commissione della Gestione cittadina, onde fornire le necessarie spiegazioni sulla situazione e le prospettive di Lugano Airport. Parimenti, il CdA invita il Municipio a sintetizzare in un breve Messaggio aggiuntivo le ultime informazioni, includendovi sin d’ora – dopo la ricapitalizzazione pubblica richiesta – un secondo aumento di capitale autorizzato destinato alla partecipazione di azionisti privati, alcuni dei quali hanno già segnalato un loro interesse”.

 

Ma sempre oggi, come riferisce il Corriere del Ticino, l’Ufficio presidenziale del PLR di Lugano chiede al Municipio di ritirare il messaggio e di riproporlo con modifiche sostanziali.

Lo fa alla luce del disimpegno della compagnia Zimex e delle dichiarazioni dei vertici di Swiss, secondo i quali per portare i passeggeri a Kloten il treno potrebbe essere una valida alternativa.

 

Secondo il PLR non ci sono più le condizioni, “date per scontate ed imprescindibili per il rilancio dello scalo”. Il messaggio municipale, attualmente in discussione nella Commissione della gestione del Consiglio comunale, chiede un finanziamento di 8 milioni.

 

La nota dell’Ufficio presidenziale del PLR di Lugano è stata pubblicata sulla rivista online ‘Liberal - Voci indipendenti del pensiero liberale radicale di Lugano’. L’UP, inoltre, ritiene opportuno “che lo studio effettuato dall’Università di San Gallo sullo scalo di Agno venga completato con lo scenario mancante “solo aviazione generale” e corroborato da una minima analisi quantitativa. In ogni caso, qualsiasi, ulteriore ricapitalizzazione sarà subordinata all’azzeramento dell’attuale Consiglio d’amministrazione di Lugano Airport Sa”.

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