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Quarto Potere
02.11.2018 - 08:230
Aggiornamento: 03.11.2018 - 09:31

Matteo Pelli, Facebook addio (o quasi): "Ormai è come un bar di quartiere la domenica mattina: vuoto"

Il direttore di Teleticino, tra i ticinesi con maggior seguito sui social, fa il funerale a quello creato da Mark Zuckerberg: "Una volta vedevi quello che ti piaceva davvero, ora sceglie per te l'algoritmo. E sceglie male"

MELIDE - Se non è un addio, poco ci manca. Le difficoltà che Facebook sta registrando in tutto il mondo - dopo gli scandali sui dati e il cambio dell’algoritmo, che ne ha stravolto la funzionalità  - si fanno sentire anche in Ticino. I giovani, infatti, non lo utilizzano più e a poco a poco anche le social stars lo stanno a poco a poco abbandonando.

Tra questi anche Matteo Pelli, che in Ticino è tra i personaggi con maggior seguito su Facebook. Il direttore di Teleticino ne ha parlato in un lungo post:  “Avete presente un’amicizia che sembrava indissolubile, una di quelle che “saremo sempre uniti” e poi (però) cambia tutto e dimentichi pure di farti gli auguri al compleanno? Ecco, per me con Facebook sta andando più o meno così. Una volta (diciamo mica tanto tempo fa), era sicuramente il mio modo preferito per parlare con la gente, ora è come se quel piccolo stadio con migliaia di amici fosse diventato un bar di quartiere una domenica di dicembre alle sette di mattina: vuoto”.
 
“Una volta - prosegue Pelli - mettevi “MI PIACE” e vedevi quello che ti piaceva davvero, oggi l’algoritmo (che già dal nome ti sembra uno incazzoso) sceglie per te e il caro signor Algo-Ritmo è uno che istintivamente mi pare scelga piuttosto male. Mettiamoci anche la sponsorizzazione, la forma più triste di accattonaggio online, l’acquisto di like, le pagine con centomila follower che poi fanno 7 like sotto ad ogni post. Insomma: quella figata per cui tutti si partiva dalla stessa base e chi era più bravo faceva meglio è già scomparsa. Meglio sponsorizzare il gatto che dorme, il cane che salta, la pasta al sugo, l’osteria da Pippo dove suonano Frank e i tonni d’acqua dolce(…)”.

 
“Poi - annota ancora il direttore di Teleticino - ci sono gli incazzosi: forse con me il signor Algo è stato meno simpatico che con voi, ma quelli che riesco (ancora) a vedere io ce l’hanno un po’ con tutti, e poi ti passa la poesia. Perché svegliarsi e fare un giro su Facebook per vedere quali sono le novità e leggere che se è bello è troppo bello e se è brutto è troppo brutto, ti fa solo venir voglia di girarti dall’altra parte e continuare a dormire. Poi c’è il classico degli ultimi due anni “Amici mi hanno clonato il profilo non accettate la mia amicizia”, per la paura di quella persona cancelli anche il contatto su Wazzap, mail e pure postale onde evitare qualche contagio”.

“Così - conclude Pelli - morto un Algo se ne fa un altro e tutti gli sforzi di oggi sono per Instagram, dove comunque non mancano i miracolati che passano da mille follower a diecimila in una notte e dove sono tutti un po’ influencer (che spiegato a mia nonna sarebbe tipo “No non è che hanno la febbre il mal di gola e un po’ di tosse, è che lavorano su internet”)”.

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