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21.11.2013 - 11:570

Caso Ruby: giudici, provati atti sessuali cav con ragazza

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È "provato che l'imputato abbia compiuto atti sessuali con "Ruby" in cambio di ingenti somme di denaro e di altre utilità, quali gioielli". Lo scrivono i giudici di Milano nelle motivazioni della sentenza del processo Ruby a carico di Silvio Berlusconi.

Il tribunale di Milano ha ritenuto che "la valutazione unitaria del materiale probatorio illustrato evidenzi lo stabile inserimento" di Ruby "nel collaudato sistema prostitutivo di Arcore", scrivono ancora i giudici.

Inoltre "risulta provato (...) che il regista delle esibizioni sessuali delle giovani donne fosse proprio Berlusconi, il quale dava via al cosiddetto "bunga bunga" in cui le ospiti di sesso femminile si attivavano per soddisfare i desideri dell'imputato".

Proprio la cronologia degli accadimenti oggetto del presente processo ed il chiaro contenuto dei dialoghi convergono nel fornire la prova, al di là di ogni ragionevole dubbio, della consapevolezza dell'imputato della minore età di Ruby, precisano i giudici.

E ancora: "Deve ritenersi" che il premier "intervenne pesantemente sulla libertà di autodeterminazione del capo di gabinetto e, attraverso il superiore gerarchico, sul funzionario in servizio quella notte in Questura (...) al fine di tutelare se stesso, evitando" che Ruby "svelasse l'attività di prostituzione" ad Arcore, si legge nelle motivazioni.

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