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10.11.2014 - 10:440

Lo "spettacolare" successo di EventMore. Antonio Silvestro: "Insieme per guardare al futuro. E i talenti li formiamo in casa"

È stata una stagione senza respiro per il progetto imprenditoriale nato dalla fusione tra Genazzi & Artioli, Electronic Studio e K-Sound. "Vogliamo essere il punto di riferimento per il mondo degli eventi in Ticino"

CASTIONE - Dieci mesi senza riuscire a tirare il respiro. Appena nata, la realtà Eeventmore è letteralmente esplosa, facendo segnare un successo che va oltre le più rosee aspettative. Il progetto imprenditoriale è nato a inizio anno da tre aziende ticinesi: la Genazzi & Artioli, l’Electronic Studio e la K-Sound. Aziende che messe assieme rappresentano un secolo di attività nel settore eventi e spettacoli.
Dal punto di vista operativo si è trattato di una convergenza, con tre obiettivi principali: razionalizzare costi e risorse, mettere in rete strutture e competenze, offrire alla clientela un prodotto dalla A alla Z.
Eventmore ha integrato gli equipaggiamenti, le infrastrutture e soprattutto i collaboratori delle tre aziende. E ha creato una sorta di “casa del mondo degli eventi” nella nuova sede di Castione.
 
“Vogliamo rispondere alle più ampie esigenze di chi organizza piccoli e grandi eventi: dalle tensostrutture agli impianti audiovideo e luci. Offriamo anche progetti ‘chiavi in mano’, che vanno dal concept alla realizzazione finale”. Così il direttore, Antonio Silvestro, 51 anni, formazione tecnica, specializzazione in Economia Aziendale, e Master in ingegneria gestionale, sintetizza il concetto Eventmore.
 
Trent’anni fa, Silvestro (con Fabio Grassi e Flavio Cappello), diede vita a una delle tre aziende che oggi si sono associate, l’Electronic Studio. “Dai due collaboratori di allora siamo cresciuti anno dopo anno, fino a sfociare in questo nuovo progetto imprenditoriale. Un progetto che ha futuro e che guarda avanti. Lo dico senza falsa modestia: la nostra motivazione sta proprio nel credere e investire nel futuro. Vogliamo essere il punto di riferimento per il mondo degli eventi in Ticino; l’unione con la Genazzi & Artioli, e la K-Sound va in questa direzione ed ora in casa abbiamo tutte le competenze necessarie”.
 
I numeri di Eventmore parlano da soli: 40 collaboratori, 3'500 metri quadrati di magazzino, trenta veicoli di logistica; 30'000 metri quadrati di moquette e pavimentazione in pronta consegna – tutti certificati secondo le norme di sicurezza svizzere -, altrettanti di copertura. “E meno male che li abbiamo in magazzino – dice Silvestro -, perché  quest’estate con il maltempo che c’è stato, tutto il materiale era in piena occupazione”.
 
A complemento, oltre a tutta la parte tecnica, c’è un reparto di arredamento, che garantisce fino a mille posti per cene di gala, ‘standing dinner’ o feste campestri.
 
E tra la parte tecnica una citazione a parte merita quella video: “Possiamo garantire riprese a circuito chiuso: filmiamo, ritrasmettiamo e registriamo: in pratica uno studio televisivo adattato alle esigenze congressuali”.
 
Un altro gioiellino di Eventmore è il palcoscenico mobile di 50 metri quadrati: “Una soluzione ottimale per eventi di piazza, dallo spettacolo al concerto, che ha il vantaggio di essere veloce nel trasporto e nella messa in opera, e apre grandi opportunità per questo tipo di eventi, perché ci si può muovere in pochissimo tempo e smontare tutto in quattro e quattr’otto dopo la fine della manifestazione”.
 
Questi sono i numeri e le attrezzature, poi c’è la realtà: gli eventi che Eventmore ha curato in questi primi dieci mesi di vita, dai più grandi ai più piccoli.
 
“Abbiamo lavorato a grandi progetti, sia nel comparto pubblico sia in quello privato - spiega Silvestro -. Nell’ambito musicale cito Jazz Ascona, Blues to Bop, Beatles Day. Nell’ambito congressuale abbiamo curato decine di convegni medici al Palacongressi di Lugano. Poi c’è stata la grande avventura di Cielo aperto, la maxi manifestazione svoltasi all’aeroporto di Magadino per festeggiare i cento anni delle Forze aeree. E ancora, MelidEstate, che è sempre molto suggestiva, la Rotonda di piazza Castello, e il Festival del film di Locarno, con il quale collaboravamo già sul piano audio-visivo. Per il Pardo abbiamo curato quest’anno tutta la tecnica, dalle proiezioni alle traduzioni simultanee, dall’audiovisivo alle tensostrutture”.
 
Insomma, un’estate vissuta a duemila all’ora, dice Silvestro. E aggiunge: “Quelli che ho citato sono stati i progetti più impegnativi, ma nel frattempo abbiamo anche realizzato in Ticino una media di cinque eventi a settimana, quindi quasi duecento finora, di piccole e medie dimensioni. Eventi e manifestazioni alle quali riserviamo la stessa attenzione e qualità garantita quelle maggiori, mettendo a disposizione dei clienti i più aggiornati equipaggiamenti tecnologici e tutta la nostra competenza”.
 
Tra i piccoli eventi, Silvestro cita anche con un certo orgoglio il Club Jules Gonin, uno dei principali congressi mondiali di oftalmologia svoltosi a inizio settembre a Zurigo. “Si tratta di un piccolo evento, ma di altissima qualità”, spiega. Insomma, i confini per Eventmore non si fermano al Gottardo.

E il futuro, per l’azienda, è già presente: “Stiamo già lavorando alla tredicesima edizione del congresso sui linfomi di Lugano, che si svolgerà nel giugno 2015, un evento che mobilita 3'500 luminari che arrivano da tutto il mondo: ci saranno otto sale collegate tra di loro in circuito chiuso, dal palazzo dei congressi all’USI, una tensostruttura di 4'000 metri quadri adibita a spazio espositivo, e uno spazio di ristorazione e di incontro”.
 
Il segreto del successo? “Sicuramente contano l’esperienza, l’affidabilità e il fatto di disporre in casa di tutto il materiale e il personale necessario. Ma dobbiamo sempre essere molto attenti e aggiornati sulle nuove tecnologie. Per questo abbiamo creato un laboratorio e un reparto di ricerca e sviluppo. Per il Festival del film, per esempio, abbiamo già implementato la tecnologia video 4K, che inizia timidamente ad affacciarsi oggi sul mercato”.
 
Poi c’è la qualità dei collaboratori: “La formazione deve essere continua nel nostro settore. E noi la curiamo molto. Siamo azienda formatrice, collaboriamo con le scuole: teniamo per esempio dei corsi di Event manager presso la Scuola per impiegati di commercio di Bellinzona, e stiamo attivando una collaborazione con la Scuola per elettronici multimediali di Trevano. Certe figure professionali, soprattutto quelle con un profilo alto, le selezioniamo proprio formando in aziende dei giovani talenti”.
 
Quindi Eventmore ha anche un occhio di riguardo alla realtà occupazionale locale. Ma come difendersi dalla sempre più agguerrita concorrenza estera, che anche in Ticino trova terreno fertile in chi specula sui costi?
 
“Ognuno fa le proprie scelte e io non voglio giudicarle – dice Silvestro -. Anche se poi, certe scelte, sommate tutte insieme, incidono negativamente sull’economia locale. Dico solo che le aziende ticinesi sono obbligate a produrre e garantire qualità al miglior prezzo possibile. Dobbiamo avere questa consapevolezza: lavorare bene ma essere al tempo stesso concorrenziali”.

emmebi
 
 

 

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