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16.04.2015 - 06:270

"Vota Antonio, vota Antonio", l'ultimo appello dei leader dei partiti: "Ticinesi ecco perché votare per noi!"

A poche ore dall'apertura dei seggi Caverzasio, Jelmini, Savoia, Lurati e Pinoja si rivolgono per l'ultima volta agli elettori che ancora non hanno espresso il loro voto

BELLINZONA – Se stessimo giocando alla roulette non si potrebbe più "parlare". Perché grazie al voto per corrispondenza la pallina sta già girando e al gioco quello è il momento del "rien ne val plus, les jeux son fait". Nel contesto del voto quel momento, fino a quattro anni fa, cadeva al momento dell'apertura dei seggi con il così detto "silenzio elettorale".

Ma i tempi cambiano e il nuovo sistema permette di lanciare un ultimo appello a quegli elettori, magari indecisi, che non hanno ancora imbucato la scheda o che sceglieranno di recarsi al seggio. E allora abbiamo chiesto ai leader dei partiti di rivolgersi direttamente ai cittadini per provare a convincerli a votare per la loro lista, con una dichiarazione last minute.  

Caverzasio: "Bisogna scegliere tra chi da sempre si batte contro l'UE e chi la sostiene"

"Penso che di ultimi appelli i ticinesi ne abbiano già ricevuti abbastanza in questi giorni…Comunque sia, la situazione a mio avviso è semplice: bisogna scegliere se dare sostengo e continuità nell'azione di Governo a un Movimento che ha sempre combattuto l'Europa, anche recentemente con il voto del 9 febbraio, oppure consegnare il Cantone a chi si batte a favore dei bilaterali e della Libera Circolazione. Detto questo spero vivamente che la gente, indipendentemente da chi sceglierà, vada a votare. Avere una bella partecipazione significa avere una democrazia in salute. E poi ogni voto conta: sappiamo bene che la corsa tra noi e il PLR sarà fino all'ultima scheda. Capisco che all'interno dell'elettorato possono esserci qualche malumore così come dei nuovi sostenitori rispetto all'azione della Lega. Ma il mio invito agli elettori che ancora devono esprimersi è quello di confermare la fiducia alla Lega che ha sempre dimostrato di essere in prima fila per difendere il Ticino e i ticinesi. Per quanto riguarda il voto utile…credo che Toni Brunner abbia già detto tutto ciò che c'era da dire".

Jelmini: "Per amore del popolo"

Viviamo in un Paese straordinario che è stato costruito sui valori fondamentali della libertà, della democrazia, della responsabilità e della solidarietà; un Paese certamente perfettibile, ma che ancora oggi sta dimostrando al mondo intero di saper funzionare e di sapersi occupare dei propri cittadini, a dispetto di chi afferma che nulla funziona e tutto è da rifare. Il Ticino non ha bisogno di pietose lamentele e neppure di false promesse; il Ticino ha bisogno di recuperare il senso profondo della propria storia e dell’essere parte della nostra Confederazione. Il PPD vuole continuare a impegnarsi per lo sviluppo di questo Cantone, per il lavoro e la qualità di vita di tutti i ticinesi. Il PPD vuole promuovere una società fondata sui valori che ho ricordato e sui principi fondamentali del Cristianesimo; una società in grado di rispondere con successo alle sfide del futuro. Ed è per questo che oggi chiediamo alle elettrici e agli elettori ticinesi di dare fiducia a chi, del Cantone Ticino, ha fatto la storia e il successo; a chi, per usare le parole di Papa Francesco, “si impegna nella politica perché ama il proprio popolo”.

Savoia: "È il momento di scegliere"

Siamo al dunque, dopo mesi di campagna elettorale i ticinesi hanno la possibilità di scegliere. Ed è una scelta importante perché si confrontano due alternative. Se siete contenti di come il governo ha gestito le emergenze e i problemi del cantone, lavoro in primis, allora votate per i partiti storici. Se invece siete insoddisfatti dell’inazione del governo, allora bisogna cambiare! E questo oggi è possibile tramite l’entrata in governo di una forza nuova: i Verdi! Non posso che chiedervi fiducia, con grande umiltà: so che per molti di voi l’idea di scegliere i Verdi è nuova, e richiede forse anche un po’ di coraggio. Eppure votare la scheda verde (i preferenziali sono preziosi e benvenuti ma insufficienti per entrare in Governo) è l’unica scelta che può portare a un vero cambiamento. Formulo questa richiesta di fiducia non come se fosse un atto di fede, d'ideologia o una cambiale in bianco. Ma sulla base di fatti concreti. Negli ultimi 4 anni il nostro gruppo parlamentare, composto da soli 7 deputati, ha prodotto dei risultati straordinari coronati dall'approvazione da parte del Gran Consiglio della nostra iniziativa sui salari dignitosi nella Costituzione. Nel nostro programma abbiamo presentato proposte concrete in ogni ambito: dal lavoro alla sicurezza, dall'ambiente alla socialità. I candidati al Governo hanno altresì preso un impegno pubblico su alcuni punti precisi in caso di elezioni: ad esempio sì al blocco dei ristorni, no a qualsiasi aumento delle imposte o a tagli lineari nel sociale. Un verde in governo significa rispetto della volontà popolare (a cominciare da un'applicazione rapida e severa di quanto deciso dal popolo il 9 febbraio), schiena diritta nei confronti di Berna e di Roma, salvaguardia del mercato del lavoro e del territorio, senza compromessi. Chi è d'accordo con queste proposte e vuole cambiare può scegliere i Verdi. Quelli che sono soddisfatti di come le cose sono andate negli ultimi quattro anni possono scegliere di continuare così, votando i partiti storici. Questa è la scelta e ora è il momento di scegliere.

Lurati: "Non disperdiamo consensi"

 “Abbiamo avuto occasione di rinnovare più volte i nostri appelli al voto e le nostre posizioni nei molti incontri che abbiamo organizzato e nelle altre occasioni che si sono presentate. Evidentemente l’invito alla cittadinanza resta quello già espresso: di votare scheda socialista e non disperdere consensi, perché non serve a niente. Non dobbiamo aiutare gli altri. Siamo già stati troppo generosi in passato e mai ricambiati”

Pinoja: "Uno spiraglio di speranza grazie a Prima i nostri"

“Abbiamo improntato una campagna pensando ai nostri ticinesi e residenti con l'iniziativa Prima i nostri. L’iniziativa è ricevibile e ciò dimostra che abbiamo azzeccato il tema e soprattutto abbiamo ora una bella notizia per il mondo del lavoro, specialmente per tutti quelli che oggi ne sono esclusi: entro breve potremo dare uno spiraglio di speranza anche per chi oggi non ha lavoro e se l’è visto portar via dai frontalieri. Il mio ultimo messaggio è proprio questo. Abbiamo sostenuto ‘Prima i nostri’ e i ‘ticinesi che lo sanno fare’ e le due cose messe assieme sono un’ottima notizia e qualcosa di veramente concreto che abbiamo detto e si potrà fare. La Destra ha sempre messo davanti a tutto e tutti il Ticino e gli interessi di chi lo abita e la tematica del lavoro, del ridare lavoro, è per noi l’elemento portante”.

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