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30.05.2018 - 13:000

Ritorno in Sardegna... Un breve viaggio con Riccardo Rossi nell'incanto di Piscinas, tra dune e mare, vini e cucina d'autore, dove un insediamento minerario è diventato un "ecoresort"

A Piscinas, sulla Costa Verde, ci sono le dune più alte d’Europa. È lì che Rossi ha lavorato per un paio di mesi, svestendo i panni del dirigente di banca e indossando quelli del cameriere, dell’aiuto cucina, dell’addetto alla ricezione. Ed è con lui che siamo tornati a Piscinas, accolti dal patron dell’albergo, Luigi Caccamo, un ingegnere che da anni ha nel cuore questa terra

Quando Riccardo Rossi, classe 1960, ha terminato la sua carriera di dirigente di banca, ha deciso di iniziare una nuova sfida professionale. Anche se ancora non sa in che cosa sfocerà esattamente quella sfida. Il suo obiettivo è diventare esercente, e per raggiungerlo ha dovuto intraprendere anche una formazione pratica.

Una formazione che, grazie a conoscenze e amicizie, l’anno scorso da Mendrisio l’ha portato sulla costa occidentale della Sardegna, nello splendido scenario delle dune di Piscinas, nel comune di Arbus, un’area dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.

A Piscinas ci sono le dune più alte d’Europa: oltre sessanta metri, di un candore dorato, che proteggono l’entroterra e contribuiscono a mantenere l’equilibrio del sistema spiaggia come in nessun altro luogo della Sardegna. Uno spettacolo naturale creato dal maestrale.
A pochi metri dal mare, immerso tra mirti, ginepri e tamerici, sorge l’ecoresort Le Dune Piscinas, un hotel quattro stelle che il prossimo anno verrà completamente rinnovato.

È lì che Rossi ha lavorato per un paio di mesi, svestendo i panni del dirigente di banca e indossando quelli del cameriere, dell’aiuto cucina, dell’addetto alla ricezione. Ed è con lui che, nei giorni scorsi, siamo tornati a Piscinas, accolti con grande ospitalità dal patron dell’albergo, Luigi Caccamo, un ingegnere che da anni ha nel cuore questa terra. GUARDA IL VIDEO

Il paesaggio di questo tratto della Costa Verde è di una bellezza naturalistica assoluta ed è caratterizzato da un susseguirsi di spiagge sabbiose, interrotte da cale rocciose, aree desertiche costellate dal verde della macchia mediterranea.

In quel luogo riecheggia un passato minerario di fatiche e di sudore, oggi testimoniato non soltanto da quel che resta delle rotaie e dei carrelli corrosi dalla ruggine e semisepolti dalla sabbia, ma anche dalla stessa struttura dell’ecoresort. L’edificio, infatti, dichiarato Monumento nazionale dal Ministero per i beni e le attività culturali nel 1985, è stato recuperato da un impianto minerario ottocentesco nel quale venivano depositati i minerali di blenda e galena trasportati con i vagoni dalle laverie di Naracauli, nel vicino cantiere di Ingurtosu, antico borgo minerario una volta fiorente, ma ora silenzioso e abbandonato.

Come scrive il National Geographic, che considera la spiaggia di Piscinas tra le “21 migliori del mondo”, l’ecoresort “giace sull’orlo del Mar Mediterraneo, con ampie vetrate e punti relax da cui si può ammirare il dipinto sempre cangiante del cielo, della sabbia e delle onde”.

Protagoniste assolute di questo scenario sono le imponenti dune, plasmate dall’azione del vento che nel corso dei secoli ha spinto la sabbia del litorale verso l’entroterra. Le dune abbracciano i tre fabbricati in pietra grigia e intonaci dorati dell’ecoresort, collegati da una corte interna con pavimento in cotto settecentesco, che custodisce reperti archeologici punici e romani, e da una piazzetta aperta davanti al mare.

Da lì parte una passerella in legno che permette di raggiungere i lettini e gli ombrelloni sulla spiaggia, dove gli ospiti possono rilassarsi in una quiete assoluta, addolcita dal suono delle onde.
La rivista Vogue che ha inserito l’hotel Le Dune Piscinas tra i “12 strepitosi beach club del mare italiano” – ha tessuto l’elogio della struttura scrivendo: “Un personal trainer è a disposizione per il risveglio dei muscoli e per lezioni di yoga: un ideale saluto al sole, lontano dal mondo e dallo stress. Il gran finale? Il tramonto al ristorante sul mare, dove gustare una raffinata cucina”.

E ai fornelli del ristorante “Rosso Tramonto”, è appena arrivato un giovane chef di Gragnano, paese campano celebre per la pasta. Si chiama Vincenzo Vaccaro, ha 28 anni e nel 2009 ha lavorato con Antonino Cannavacciuolo. Un ragazzo che ha una passione e una dedizione straordinaria e che produce tutto in casa: pane, dolci, pasta… Il resto lo fanno i prodotti del territorio, del mare e della terra sarda, rigorosamente stagionali e per la maggior parte biologici e biodinamici, esaltati dalle erbe aromatiche coltivate nel vicino orto.

Senza dimenticare il vino, raccontato e descritto con passione, etichetta per etichetta, in una carta ideata da Luigi in forma di rivista. Una carta che rende omaggio alla straordinaria varietà dei vitigni autoctoni e ai tanti produttori di eccellenza della regione e dell’isola, ma dove trovano spazio anche le birre sarde.

Su una piccola terrazza rialzata situata in un angolo riservato del giardino dell’ecoresort si trovano dei lettini da spiaggia, ideali per i pomeriggi di sole al riparo dal maestrale, ed essenze mediterranee e palmizi circondano una vasca idromassaggio. L’area wellness propone anche trattamenti viso e corpo effettuati da personale specializzato.

Intorno, l’ambiente è selvaggio e tutto da esplorare per scoprirne e apprezzarne la sua unicità. A cominciare dal mare e dalle meraviglie dei fondali della Costa Verde, un vero paradiso per gli amanti delle immersioni. Con il new-snorkeling e il new-diving, infatti, gli ospiti dell’ecoresort possono sperimentare un’esperienza affascinante e inconsueta, ascoltando in tempo reale la spiegazione delle bellezze del mondo sommerso che stanno ammirando grazie all’utilizzo di audioguide subacquee da parte di un team di biologi marini che li accompagna.

L’esplorazione di questo habitat incontaminato continua nell’entroterra, nel deserto di dune di sabbia, unico in Europa, che si estende su un’area di tre chilometri quadrati intervallati da una flora incurvata dal vento e abitata da esemplari di cervo sardo, che a volte si spingono fino al mare.
Da Piscinas, inoltre, si possono raggiungere agevolmente e in tempi brevi diversi importanti siti archeologici e naturalistici della Sardegna centrale e meridionale. Tra questi l’antica città fenicia di Nora, le suggestive grotte carsiche di Su Mannau, il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari e il Museo Civico di Cabras in cui sono custoditi i misteriosi Giganti di Mont’e Prama.

emmebi
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