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03.09.2018 - 15:300
Aggiornamento: 10.09.2018 - 10:43

Leonardo Pinoja racconta il Golf di Losone. Obiettivo: aprirsi, soprattutto ai giovani. "E non si dica che è uno sport per ricchi"

Per promuovere il golf soprattutto tra i giovani, il Golf di Losone propone da questo mese un pacchetto speciale

LOSONE - La nostra vita è costellata di luoghi comuni. Anche quando parliamo di sport abbiamo convinzioni o preconcetti che spesso non corrispondono alla realtà. Uno di questi riguarda il golf, che è ancora considerato una disciplina per ricchi, benestanti e per gente che ha tempo da perdere.

Ma chi lo pratica ha una visione diversa. Tra questi c’è Leonardo Pinoja (nella foto interna), 54 anni, presidente del Golf patriziale di Losone, promosso dal Patriziato, inaugurato nel 2002, e che oggi conta 420 soci adulti e un centinaio di juniori.

Ogni anno, sul green di Losone, che si estende su 52 ettari e comprende cinque laghetti artificiali, passano circa 15'000 turisti che praticano questo sport. E questo è un dato importante, perché le statistiche indicano che il golf genera nelle regioni turistiche un indotto pari a cinque volte la sua cifra d’affari. Tant’è vero che nel 2014 il Golf di Losone è stato dichiarato il miglior campo svizzero di carattere turistico.

Oltre alle classiche 18 buche, articolate su un percorso di oltre sei chilometri, il Golf di Losone comprende anche un’accademia con un campo pratica a 3 buche e due “driving range”. Tre sono infine gli istruttori a disposizione di chi vuole imparare o migliorare le proprie performance.

Per promuovere il golf soprattutto tra i giovani, il Golf di Losone propone da questo mese un pacchetto speciale: abbonamento annuale al campo pratica, comprese le palline, e 10 ore di lezione collettive al prezzo di 1'000 franchi. Un’occasione per avvicinarsi a questa disciplina evitando l’iscrizione al Club, il cui costo è 25'000 franchi una tantum (dilazionabile su 5 anni e con la possibilità, comunque, di rivendere la propria quota in caso di cessazione dell’attività sportiva).

Questo, per imparare. Ma sempre per i giovani, spiega Pinoja, il Golf di Losone propone un abbonamento annuale a 500 franchi e questa quota viene considerata come anticipo su un’eventuale futura iscrizione al Club.

In ogni caso al Golf di Losone si può giocare anche senza essere iscritti al club. Però bisogna avere il famoso handicap, che indica il numero di colpi che ogni giocatore ha a disposizione per portare a termine il percorso. In questo caso l’accesso al ‘green’ varia tra i 70 e i 150 franchi, a dipendenza del periodo e dal giorno prescelto.

La parola d’ordine di Pinoja, che da 10 anni presiede il Club di Losone, è: aprirsi. Dimostrare, insomma, che il golf non è uno sport elitario e che, a conti fatti, costa molto meno di altri considerati più popolari.

“In questo senso – dice – abbiamo scelto un direttore, Ennio Losa, che non praticava il golf e che ha contribuito a vedere le cose sotto un occhio diverso. Ha organizzato e continua a organizzare eventi aperti anche a chi non pratica la disciplina. Cito i concerti dei pianisti Giovanni Allevi e Francesco Piemontesi, o i corsi estivi di yoga, che vengono proposti sul green ogni lunedì mattina… Poi c’è il ristorante, assolutamente aperto al pubblico, dove già organizziamo diversi eventi, dai compleanni ai matrimoni, e dove chiunque può accedere anche solo per bersi un caffè in un ambiente immerso nella natura, magari dopo una passeggiata lungo la riva del fiume che è a due passi da qui… Ecco, vogliamo trasmettere ai ticinesi l’immagine di un golf aperto e non chiuso su se stesso”.

E sempre in questo senso c’è anche un’ottima collaborazione con il Golf patriziale di Ascona: “Con il mio omologo, Luca Allidi, abbiamo promosso la creazione della Federazione Golf Ticino – spiega Pinoja -, che ci consente di ottenere sostegni finanziari per la promozione di questa disciplina. Sarà che siamo fortunati, ma se negli ultimi anni la pratica del golf ha avuto una flessione a livello internazionale, il Ticino è andato in controtendenza, in particolare nel Locarnese”.

Insomma, con Ascona c’è collaborazione e non concorrenza. “Abbiamo due campi diversi – spiega il presidente -: il nostro ha un percorso un po’ più ‘sportivo’, è un green di nuova concezione, mentre quello di Ascona si inserisce in un magnifico parco affacciato sul lago”.

Certo, il target del golfista rimane piuttosto legato alla tradizione: ha dai 45 anni in su e una buona capacità economica. Ma ciò non significa che si debba rinunciare a promuovere il golf come sport per tutti, cercando di trasmettere alle nuove generazioni la passione per questa disciplina.

Guardare al futuro, insomma, e in questo orizzonte si inseriscono anche i progetti che il Patriziato ha in serbo. Al confine con il green di Losone ci sono circa 20'000 metri quadrati di terreno ancora libero e l’idea è realizzare su quell’area un resort a cinque stelle. “Ci sono già alcuni gruppi alberghieri interessati – spiega Pinoja -, ma probabilmente apriremo un concorso”.

Non solo: a due passi dal golf c’è la pregiata area ricreativa e balneare del Merige, sulle rive del fiume Melezza, che pure appartiene al Patriziato. Anche qui ci sono progetti di valorizzazione.
“Senza dimenticare l’ex caserma di Losone – conclude Pinoja – che rappresenta un altro tassello importante del futuro sviluppo di quest’area e di tutta la regione”.

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