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Coronavirus
10.05.2020 - 16:420

Pereira Mestre: "Partecipo a due studi per trovare una cura al Covid. Serve un fondo d'urgenza per la ricerca"

Il medico fa parte di due progetti made in Ticino. Entrambi prendono il via dall'ipotesi che la proteina che fa da 'porta d'entrata' al virus sia regolata dal recettore degli androgeni

BELLINZONA – La ricerca ticinese si mobilita per scoprire come sconfiggere il Coronavirus. Attualmente il dottor Ricardo Mestre Pereira sta partecipando a due studi pionieristici, come racconta nell’edizione di questa settimana di Opinione Liberale.

Il primo parte da un presupposto: gli uomini hanno più di frequente complicazioni a causa del virus. Il motivo potrebbe risiedere, anche se sono ipotesi, nel fatto che “gli uomini abbiano più comorbidità ma non spiega completamente questi dati. Un’altra possibilità, che stiamo studiando, è che il decorso Covid-19 possa essere dipendente dagli androgeni (ormoni maschili)”. Il virus, spiega Mestre Pereira, “per entrare nella cellula e potersi replicare, necessita di due “porte d’entrata”, una di queste si chiama TMPRSS2, una proteina presente sulla superficie cellulare. TMPRSS2 è regolato proprio dal recettore degli androgeni”. Esso può essere controllato con diversi farmaci.

Da qui è nato uno degli studi a cui partecipa, con altri ricercatori dello IOSI, IOR, IRB e EOC, l’Ordine dei Medici del Canton Ticino e i Checkpoint Covid-19. “Speriamo di poter attivare presto uno studio contro il Covid-19, ideato e svolto interamente in Ticino, in cui useremo un farmaco da tempo utilizzato per la cura del tumore della prostata in pazienti maschi con più di 60 anni e con almeno un fattore di rischio per complicazioni da Covid-19 con il razionale che questo farmaco potrebbe chiudere la porta d’entrata del virus nella cellula (TMPRSS2), sperando così di ridurre notevolmente le complicazioni in pazienti particolarmente a rischio”.

L’altro progetto, eseguito in collaborazione con ricercatori dell’Istituto Cantonale di Patologia di
Locarno, invece “vuole valutare il ruolo di un polimorfismo chiamato HSD3B1 (variante genetica presente nel 10% circa della nostra popolazione, molto diffuso in particolare in Italia e Spagna, che sono anche Paesi colpiti duramente dal Covid-19). Questa variante genetica potrebbe essere alla base di una maggior espressione di TMPRSS2, di livelli di androgeni più alti e così rappresentare una popolazione molto più a rischio di complicazioni”, continua Mestre Pereira.

Secondo il medico, “un fondo d’urgenza per la ricerca Ticinese contro il Ccvid-19 sarebbe davvero importante per mettere a disposizione della popolazione Ticinese dei potenziali trattamenti”, per sostenere i ricercatori ticinesi attivi in questo momento difficile.

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