SVIZZERA – Il personale sanitario attivo nei reparti di terapia intensiva si dice “esausto” all’inizio della seconda ondata della pandemia. Lo riferiscono Le Matin Dimanche e la SonntagsZeitung citando fonti della Società svizzera di medicina intensiva.
“Dopo averci applaudito, la popolazione ci ha dimenticato. Le autorità, invece, ci ignorano”, afferma desolata un’infermiera citata dai domenicali. Un’altra operatrice parla di settimane lavorative “da 60 ore: dalle 7:00 alle 19:30 ogni giorno”.
La presidente della SSMI Franziska von Arx-Sträassler ha spiegato che “molti hanno addosso ancora le scorie degli estenuanti turni di lavoro della prima ondata”.