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15.06.2021 - 10:500

Un intero anno scolastico in presenza, il DECS: "raggiunto l’obiettivo per nulla scontato"

Il bilancio del DECS: "Anno impegnativo, ma ce l'abbiamo fatta"

BELLINZONA – Il dato più significativo dell’anno scolastico 2020/2021 è apparentemente il più scontato: malgrado la pandemia e le restrizioni sanitarie, la scuola è rimasta aperta e non si è dovuto ricorrere nuovamente alla didattica a distanza come accaduto in occasione del confinamento della primavera 2020. Scuole comunali, scuole medie, scuole speciali, scuole medie superiori, formazione professionale e servizi di orientamento hanno quindi potuto portare a termine i rispettivi mandati educativi, assicurando la progressione degli allievi nel percorso della scolarità obbligatoria, orientandoli nel passaggio verso le formazioni successive, continuando a prendersi carico allievi con bisogni particolari, portando agli esami di maturità gli allievi del medio superiore e alle procedure di qualificazione gli allievi della formazione professionale di base e superiore.

Accanto al mandato formativo, la scuola ha anche assunto un importante ruolo sociale. Nel settore educativo le ripercussioni della pandemia sul benessere degli allievi di tutti gli ordini scolastici sono state osservate già durante il confinamento della scorsa primavera. Oltre a permettere di continuare il percorso di scolarizzazione, la scuola ‘aperta e in presenza’ ha offerto a tutti gli allievi opportunità regolari e stabili di relazione e socializzazione, a sostegno del benessere individuale e sociale. Il raggiungimento dell’obiettivo di mantenere una scuola il più possibile ‘in presenza’ è stato raggiunto grazie agli sforzi, ai sacrifici, alla flessibilità e anche alla creatività messi in campo dagli attori scolastici. L’anno che si sta per chiudere è stato infatti caratterizzato dalla costante e faticosa ricerca di un equilibrio tra le esigenze pedagogico-didattiche e le restrizioni imposte dalle misure di protezione sanitaria. I docenti hanno dovuto adattare le pratiche d’aula e d’insegnamento, così come le forme di collaborazione tra colleghi, mentre le direzioni hanno creato le condizioni organizzative necessarie per il rispetto delle misure di protezione. Le tecnologie digitali, diversamente da quanto accaduto durante il primo confinamento, hanno giocato un ruolo sussidiario permettendo agli allievi e alle classi in isolamento o in quarantena di evitare eccessive lacune di apprendimento. Arrivati a pochi giorni dalla fine dell’anno scolastico sappiamo di aver raggiunto un obiettivo ambizioso, il mantenimento di una scuola ‘aperta e in presenza’. Sappiamo anche che il raggiungimento dell’obiettivo ha indubbiamente generato oneri, responsabilità e carichi di lavoro eccezionali e straordinari, giustificabili unicamente dall’emergenza sanitaria. Oggi si percepisce da parte dell’insieme degli attori scolastici, che ringraziamo sentitamente per il grande impegno profuso, un comprensibile bisogno di ‘chiudere’ l’anno, di rigenerarsi nel corso delle vacanze estive e di riaprire la scuola a fine agosto in condizioni il più possibile vicine alla normalità pre-pandemica.    

Le scuole comunali 

Le scuole comunali sono riuscite a portare a termine l’anno scolastico con successo malgrado l’emergenza sanitaria che ha costretto per mesi a lavorare nell’incertezza. Gestire un sistema scolastico così complesso adeguandone l’organizzazione è stato sicuramente molto impegnativo. La scuola ha comunque saputo mantenere il proprio ruolo istituzionale confermandosi come indispensabile punto di riferimento per allievi, famiglie e più in generale per la società. Tutto questo è stato possibile grazie al grande e impegnativo lavoro svolto da tutti i portatori di interesse interni ed esterni e grazie alla collaborazione e al dialogo volti a raggiungere la giusta serenità per una scuola in presenza e in sicurezza. L’obbligo della mascherina per tutti i docenti ha sicuramente rappresentato una grande anomalia. La comunicazione non verbale, la mimica facciale, ecc. rappresentano una componente cruciale dell’insegnamento e i docenti hanno dovuto in parte reinventare il modo di fare e intendere la scuola mettendo in campo, oltre alla loro professionalità, molta creatività e flessibilità. Nell’emergenza sanitaria ogni direzione ha adeguato, secondo le direttive cantonali, il proprio piano di protezione che ha inevitabilmente obbligato restrizioni che hanno influenzato la natura abitualmente aperta e dinamica dell’istituto scolastico. Il divieto di mischiare gli allievi di differenti classi ha influenzato lo svolgimento delle ricreazioni, che dovevano essere organizzate in spazi e o tempi diversi.

Le riunioni in presenza, le uscite di studio, le settimane fuori sede e le feste all’interno degli istituti non si sono potute svolgere come d’abitudine; anche in questo caso, docenti e direzioni hanno spesso individuato delle soluzioni interessanti per il bene degli allievi e nel rispetto delle restrizioni. Nel corso dell’anno scolastico 2020/2021 è stato rafforzato l’utilizzo delle nuove tecnologie. Sono state promosse delle formazioni con il Centro delle risorse didattiche e digitali e con il Dipartimento formazione e apprendimento (DFA) della SUPSI. Segnaliamo ad esempio il corso base Didattica a distanza nelle scuole comunali che è stato promosso per tutti i docenti degli istituti scolastici comunali e agli operatori delle unità scolastiche differenziate come preparazione alla progettazione e alla gestione di attività di insegnamento e di apprendimento a distanza.

A partire dall’esperienza svolte in diverse sedi scolastiche, il corso ha messo a tema alcuni concetti chiave nella progettazione e nella realizzazione di attività didattiche a distanza per la scuola elementare e la scuola dell’infanzia. Negli istituti scolastici sono stati designati i nuovi docenti responsabili delle risorse digitali. Queste figure, finanziate dal Cantone, sono state scelte per il loro interesse nell’applicazione delle nuove tecnologie educative, hanno avuto l’opportunità di approfondire le proprie conoscenze pedagogiche e didattiche, di dimostrare la loro voglia di innovarsi e soprattutto di mettere a disposizione dell’istituto di appartenenza il proprio sapere.  

L’insegnamento medio 

L’anno scolastico 2020/ 2021 è stato particolarmente intenso per le sedi di scuola media, che hanno dovuto convivere con le restrizioni dovute alla pandemia. Direzioni, docenti e allievi hanno potuto continuare la scuola in presenza pur con un uso costante e duraturo di mascherina, distanziamento e disinfettanti. L’esperienza acquisita lo scorso anno ha permesso a tutte le sedi di organizzare un insegnamento a distanza per allievi o classi in isolamento con minore preoccupazione e maggiore immediatezza organizzativa. Un sincero ringraziamento va alle direzioni e ai docenti che hanno saputo essere flessibili e creativi nel cercare soluzioni e alternative ad attività complementari alla didattica, come uscite di studio o attività sportive e culturali.

Lo stesso vale per le allieve e gli allievi che hanno saputo essere pazienti e costanti nel mettere in atto le misure richieste dalle circostanze. Non sono mancati i momenti di incertezza, di difficoltà, di classi, allievi o istituti in quarantena con tutto ciò che questo comporta dal punto di vista organizzativo, ma non è mai mancata la volontà da parte delle direzioni e dei docenti di continuare con la scuola in presenza, consapevoli dell’importanza e della centralità della formazione, della gioia di poter frequentare regolarmente compagne e compagni, dell’opportunità offerta dall’insegnamento e dal confronto con i docenti. Le famiglie sono state partecipi e presenti durante questo anno, hanno collaborato con molta disponibilità, accogliendo le decisioni e le richieste organizzative delle singole sedi. Ora a tutti un augurio di un buon, rigenerante e riposante periodo estivo in vista della ripresa dell’anno scolastico il 30 agosto. Dal punto di vista didattico vi è stata l’introduzione dei laboratori di italiano e matematica in I classe. I laboratori sono stati accolti positivamente, perché permettono per ognuna delle materie due ore di insegnamento con la classe dimezzata, quindi con un numero ridotto di allievi, fattore che rappresenta un’occasione di approfondimento, di ripresa di argomenti, di attività laboratoriale a piccoli gruppi o individualmente. Gli esperti di italiano e di matematica hanno accompagnato nel cambiamento le singole sedi e hanno lavorato con i docenti sui vari aspetti di questa prima esperienza. Nel prossimo anno scolastico la I classe continuerà con il laboratorio di matematica e italiano, la II classe vedrà l’introduzione dei laboratori di tedesco e la continuazione delle due ore di matematica laboratoriali. La riduzione del numero di allievi per classe in I e in III, in ambedue le classi si è scesi a 22 unità massime, che entrerà in vigore a partire dal prossimo 30 agosto, non fa che andare incontro all’esigenza, sempre più sentita, di una maggiore e migliore differenziazione dell’insegnamento.  

Le scuole professionali 

La formazione professionale rimane la scelta privilegiata dei giovani anche per l’anno scolastico 2020/2021, con circa due terzi degli allievi del post obbligatorio inseriti in un percorso professionale, di cui 6'278 in un percorso duale (scuola-azienda) e 3'705 in una scuola professionale a tempo pieno. A questi vanno aggiunti circa 1'226 allievi della Scuola cantonale di commercio, che prevede il rilascio, oltre che della maturità commerciale cantonale, anche dell’attestato federale di capacità. Degli allievi e delle allieve inseriti in un percorso professionale di base, circa il 30% frequentano i corsi che portano al rilascio della maturità professionale.

Per quanto riguarda la formazione di grado terziario, sono 1'333 gli allievi e le allieve inseriti in uno dei 25 percorsi offerti dalle scuole specializzate superiori (SSS). Quest’anno scolastico ha comportato un intenso lavoro di collaborazione e organizzazione da parte di tutti gli attori coinvolti per garantire continuità nella formazione dei giovani nel rispetto delle misure sanitarie in vigore. Nelle scuole con la formazione professionale di base le lezioni si sono svolte in presenza durante il corso di tutto l’anno scolastico. A partire dal 2 novembre 2020 le SSS, come le università e le scuole universitarie professionali, hanno invece svolto le lezioni in modalità a distanza, mantenendo in presenza unicamente le attività pratiche in laboratori adottando le misure di protezione previste dall’ordinanza federale.

Nel 2021, ad eccezione degli operatori socioassistenziali, non è stata prevista come nel 2020 un’organizzazione alternativa per le procedure di qualificazione, che si svolgeranno regolarmente e coinvolgeranno circa 3’200 apprendisti e apprendiste nell’ultimo anno di formazione. Per quanto riguarda la formazione in azienda, nell’anno scolastico 2020/2021 si sono presentate situazioni diversificate. Alcune ditte hanno infatti continuato la loro attività senza problemi, magari introducendo il telelavoro. Altre invece hanno dovuto sospendere le attività, si pensi in particolare ai settori della gastronomia, degli eventi, del fitness e dei viaggi. La Divisione della formazione professionale, in linea e con il sostegno della task force nazionale “Prospettive tirocinio 2020”, ha rafforzato il ruolo dei centri di formazione aziendale e interaziendale, i quali hanno potuto accogliere dei giovani in formazione il cui datore di lavoro aveva bloccato le attività. Tra fine 2020 e inizio 2021 sono stati organizzati dei momenti di formazione supplementare per diversi addetti di cucina, accolti anche in alcune mense scolastiche, per i giovani e le giovani operatori/trici per la promozione dell'attività fisica e della salute che lavorano presso centri fitness o centri benessere e per gli operatori/trici di palcoscenico che hanno potuto sviluppare uno spettacolo al LAC di Lugano. Anche quest’anno sono continuati gli sforzi per contenere gli effetti negativi della crisi sanitaria sulla disponibilità di posti di tirocinio del duale.

In questo contesto sono risultate essenziali le misure contenute nel messaggio Piu duale PLUS presentato a giugno 2020 e la collaborazione con tutti i partner istituzionali e del mondo del lavoro. Tra le misure attivate troviamo il bonus finanziario di fr. 1'000.- alle aziende per i nuovi contratti di tirocinio con inizio tra il 1° giugno e il 1° novembre 2021 esteso alle nuove assunzioni al 2°, 3° e 4° anno di formazione, il numero verde 0800 606 607 per le aziende interessate a formare apprendisti/e e il lancio della BIZ App, la nuova applicazione per cellulare che sostiene i giovani nella ricerca di un posto di apprendistato. È stata inoltre ulteriormente intensificata l’attività di promozione e sensibilizzazione in collaborazione con la Città dei mestieri della Svizzera italiana, nuovo polo informativo per tutto ciò che concerne formazione e lavoro. Il Servizio, oltre alle consulenze che ricoprono diversi ambiti sia formativi che legati al mondo professionale, offre un calendario ricco di eventi e appuntamenti informativi. Dall’inaugurazione, avvenuta a gennaio 2020, si contano 240 eventi con più di 3’400 partecipanti. Tra le tematiche trattate troviamo presentazioni di professioni e settori professionali, porte aperte di istituti scolastici, appuntamenti informativi sulla formazione continua e conferenze su temi vari.  

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