Alluvione
14.11.2014 - 16:290
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Ancora pioggia, da mezzanotte allerta di grado 3. “I laghi tornano a salire, ma non supereranno i picchi già raggiunti”

L’aggiornamento della situazione sul fronte meteo e gli effetti su Verbano, Ceresio e i fiumi. Allerta anche in alta montagna, dove sono previsti fra gli 80 e i 100 centimetri di neve fresca

LOCARNO – Ultime ore in Ticino di ciel ‘sereno’, virgolettato d’obbligo dato che le prime gocce sono cominciate a cadere già nella giornata. Come annunciato negli scorsi giorni, da questa sera una nuova perturbazione colpirà il cantone, con piogge fino a lunedì.

In queste ore l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) ha quindi emesso un comunicato stampa per informare sull’andamento previsto per i laghi Ceresio e Verbano. Con l’affievolirsi delle precipitazioni, scrive l’UFAM facendo il punto della situazione attuale, i livelli dei laghi nel Canton Ticino sono lievemente calati, anche se rimangono entrambe elevati. In particolare il Lago Maggiore è rientrato, valore registrato dall’UFAM nel mezzogiorno di oggi, di 15 centimetri. Molto meno marcata la diminuzione del livello del Ceresio, solo 5 centimetri, che rimane quindi di poco inferiore al grado di pericolo 5.

La meteo: allerta di grado 3 per piogge e neve in alta montagna

Questa la situazione dei due laghi all’alba del nuovo allarme pioggia diramato da MeteoSuisse. L’allerta di grado 3, spiega Fosco Spinedi di Locarno Monti, entrerà in vigore nella mezzanotte di venerdì e durerà fino a domenica mattina.

Il meteorologo precisa però che non si tratterà di piogge quantitativamente importanti, tuttavia l’allarme è determinato dalla situazione attuale: “Il suolo è saturo a causa delle piogge dei giorni scorsi, perciò, anche se i quantitativi previsti non corrispondono a una allerta di grado 3, questa si è resa necessaria per la criticità che il terreno già presenta”.

Le precipitazioni infatti, spiega Spinedi, saranno distribuite uniformemente su tutto il Ticino (di nuovo in misura di poco superiore nella zona del Locarnese e della Vallemaggia): “Calcoliamo cadranno tra gli 80 e i 100 litri per metro quadro nell’arco di tutto l’evento, ossia una trentina di ore. Anche se abbondanti, non si tratta di quantità particolarmente rilevanti. Già da domenica poi, la situazione migliora almeno temporaneamente, tornerà a piovere ancora lunedì, ma con quantitativi trascurabili”.

E da martedì, finalmente, la situazione migliorerà velocemente portando il bel tempo fino a venerdì compreso. “Il fine settimana sembra di nuovo nuvoloso, con ancora qualche pioggia, ma non tale da giustificare un ennesimo allarme”.

Più critica per il suolo potrebbe essere la giornata di sabato. Nel pomeriggio di domani infatti la precipitazione assumerà carattere più irregolare, con localmente rovesci di intensità marcate che potrebbero avere un influsso sul terreno a livello di smottamenti.

L’allerta di grado 3 è stata diramata, sempre fino a domenica, anche per la nevicate in alta montagna. Sopra i 2000, 2200 metri, spiega Spinedi, sono previsti fra gli 80 e i 100 centimetri di neve fresca. Ma proprio la neve potrebbe aiutare a diminuire il peso di questa nuova perturbazione per il piano. Se all’inizio dell’evento, questa notte, il limite delle nevicate si situerà attorno ai 1800 metri, da domani scenderà fino ai 1500. “Nella notte su domenica poi, per quel che riguarda l’alto Ticino, l’isoterma calerà temporaneamente fino ai mille metri. Questo aiuterà la situazione su laghi e fiumi, l’ondata di piena questa volta quindi dovrebbe essere molto contenuta”.

Verbano e Ceresio tornano a salire

Il pericolo rimane elevato per i due laghi, come ricorda ancora l’UFAM nel suo comunicato. Le precipitazioni infatti comporteranno in ogni caso un nuovo aumento dei livelli di Ceresio e Verbano fino a domenica, quando in serata è finalmente atteso un miglioramento della situazione.

Tenuto conto delle precipitazioni previste, il Lago Maggiore nella notte su domenica dovrebbe raggiungere il livello massimo di giovedì (196.40 metri). Il Lago di Lugano, per contro, raggiungerà già nel corso di sabato presumibilmente il grado di pericolo 5 (271,65 m), superando in tal modo di alcuni centimetri il picco raggiunto giovedì.

Gli uffici federali e le autorità cantonali competenti monitorano quindi la situazione. E, ricorda l’UFAM, occorre seguire le istruzioni delle autorità locali.

I fiumi

Il pericolo di piene nei fiumi maggiori, si legge ancora, rimarrà invece a un livello debole. A partire da venerdì si assisterà a un aumento dei livelli dei fiumi, ma i maggiori come la Maggia e il Ticino rimarranno presumibilmente di poco al di sotto del grado di pericolo 2. Un'eccezione è costituita dal Tresa, la cui portata sarà elevata per far defluire acqua dal Lago di Lugano. Per i fiumi minori sono possibili picchi di portata elevati a causa dell'intensificazione temporanea delle precipitazioni.

Il terreno

Le precipitazioni previste per il fine settimana, conclude l’UFAM, saranno meno intense rispetto a quelle delle scorse settimane. La stabilità dei pendii dovrebbe quindi aumentare ulteriormente; tuttavia, nella zona delle precipitazioni principali non possono ancora essere del tutto escluse frane spontanee. Un miglioramento generale della situazione è possibile soltanto a partire da martedì con periodo prolungato di tempo asciutto.

Informazioni dettagliate e aggiornate sulla situazione del tempo nel corso del fine settimana sono pubblicate sul bollettino dei pericoli naturali della Confederazione.

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