Alluvione
15.11.2014 - 19:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Pioggia, pioggia e ancora pioggia. MeteoSuisse: “Questo novembre sarà uno fra i più piovosi, la medaglia di legno è già sua”

Continuano a salire i laghi, più velocemente il Ceresio (che è esondato su parte della strada a ridosso del Lungolago, determinandone la chiusura) rispetto al Verbano: ecco l’aggiornamento della situazione dell’Ufficio federale dell’ambiente

LOCARNO – Scattata di nuovo l’allerta di grado 5 per Verbano e Ceresio, entrambe i laghi hanno infatti ripreso a crescere da metà mattinata, superando il livello di soglia critica. Lo conferma l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), nell’ultimo bollettino diramato in cui ricorda che l’allerta resterà in vigore fino a lunedì, dato che i laghi continueranno a salire fino almeno a domenica pomeriggio.

La meteo: “Medaglia di legno fra quelli più piovosi per il novembre 2014”

Nelle ultime 24 ore, spiega Matteo Buzzi da Locarno Monti, sono caduti dai 30 ai 60 litri per metro quadrato ed entro la fine dell’evento, prevista nella prima mattinata di domenica, cadranno ancora tra i 20 e 40 millilitri. Questa volta la Vallemaggia risulta meno colpita rispetto al solito, i picchi infatti si sono registrati prevalentemente tra il Ticino centrale e il Sottoceneri.

Si tratta di quantitativi ben diversi rispetto a quelli registrati nelle ultime due ondate di maltempo, ma che contribuiscono a far confermare questo novembre come uno dei più piovosi. Buzzi spiega che solitamente le precipitazioni medie registrate in Ticino nell’arco dell’intero mese vanno dai 120 ai 200 millilitri. “In questo novembre 2014 siamo invece tra i 300 e i 450 litri per metro quadro, con punte, in Vallemaggia e Centovalli, tra i 500 e gli 800”.

Il calcolo è presto fatto: nella sola prima metà di novembre, si è già triplicato, se non quadruplicato, il valore delle piogge dell’intero mese. E secondo i dati della stazione di misurazione di Lugano, quella che fornisce il dato più significativo, essendo la più ‘antica’, questo novembre si piazza ora al quarto posto nella serie dei dati storici. “Per determinare il ‘piazzamento’ definitivo è ancora presto, ma la situazione non dovrebbe cambiare di molto: da martedì dovrebbe esserci una tregua di almeno una settimana e le precipitazioni che torneranno a far capolino verso fine mese non dovrebbero essere particolarmente abbondanti. In generale quindi possiamo dire che se questo novembre non è ancora sul podio, certamente la sua medaglia di legno se l’è conquistata”.

Verbano e Ceresio

Torniamo quindi alla situazione attuale. Per il Lago Maggiore, scrive l’UFAM, si conferma la previsione diramata ieri: il livello massimo dovrebbe situarsi attorno al picco già registrato nella giornata di giovedì. E intanto molte zone rivierasche continuano a fare i conti con l’esondazione del Verbano, in Italia, come in Ticino, dove a esserne toccate, oltre al Quartiere Nuovo di Locarno, sono le zone del Lungolago di Ascona e il piano di Magadino, di cui la foto (vedi copertina) scattata da un nostro lettore in volo sulla zona, mostra come si presentava la situazione sul piano ieri.

Il Ceresio invece, si legge ancora nel bollettino, sembra crescere più velocemente e la punta massima prevista è ora fissata a 271.90 metri. Nella serata di sabato, il Lago di Lugano è cresciuto fino ad esondare parzialmente sul campo stradale. Per tale motivo, comunica la Comunale, la carreggiata lato lago e precisamente dall'altezza rotonda ex Palace sino a Piazza Castello viene chiusa al traffico veicolare.

I livelli riprenderanno a calare lentamente a partire da domenica pomeriggio. Poi, grazie al prolungato periodo asciutto in arrivo a partire da martedì, si avrà un lento miglioramento della situazione dei laghi ticinesi.

Sul fronte dei fiumi desta inoltre qualche preoccupazione anche il Tresa: la portata è regolata con un deflusso di circa 170 m3/s ed è tuttora al grado di pericolo 3.

Frane

Migliorata sembrerebbe invece la situazione sul fronte del pericolo di frane. La breve interruzione delle precipitazioni avuta fra giovedì e venerdì ha infatti consentito all’acqua nella Valle Maggia, nelle Centovalli e nella Valle Onsernone di defluire dai suoli e dal substrato roccioso. Il pericolo di frane spontanee si è quindi indebolito.

Inoltre le precipitazioni attese per il fine settimana saranno meno intense rispetto a quelle della settimana scorsa. La stabilità dei pendii dovrebbe quindi aumentare ulteriormente; tuttavia, nella zona delle precipitazioni principali non possono essere escluse frane spontanee. Un miglioramento sensibile della situazione è possibile soltanto con un lungo periodo di tempo asciutto.

Neve

Se il limite delle nevicate è rimasto finora tra 1800 e 2000 metri, quote sopra le quali si misurano da 10 a 30 centimetri di neve fresca, da questa sera l’isoterma scenderà a 1400-1600 metri, arrivando anche a sfiorare localmente, nelle vallate superiori, i 1000 metri. Sopra i 1800 - 2000 metri sono attesi 40-80 cm di neve nuova, localmente fino a 1 metro.

Complessivamente, conclude l’UFAM, al momento non si registrano particolari disagi.

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