Appaltopoli
13.11.2013 - 16:110
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Appalti e mandati, blitz di Noseda a Locarno. "Nulla di penale ma segnaleremo agli Enti Locali"

Clamoroso intervento degli inquirenti questa mattina a Palazzo Marcacci. Interrogati diversi funzionari. Ascoltato anche il sindaco, Carla Speziali. Ecco la lista di alcuni mandati sospetti

LOCARNO – Clamoroso blitz degli inquirenti questa mattina a Palazzo Marcacci. E a Locarno scoppia lo scandalo dei mandati. Nulla di penalmente rilevante, almeno per ora. Ma sulla base degli accertamenti compiuti, dai quali sono emerse irregolarità, il Ministero pubblico farà una segnalazione alla Sezione degli enti locali, autorità di vigilanza sui comuni.

Il procuratore generale John Noseda, accompagnato da alcuni agenti della sezione reati finanziari della Polizia cantonale, ha voluto vederci chiaro sulle procedure adottate per mandati e appalti pubblici assegnati dal Municipio di Locarno. In particolare, quelli relativi al 2011 e al 2012. Ma forse anche quelli degli anni precedenti.

Mandati e appalti che sono stati al centro nei mesi scorsi di interventi pubblici dal tono molto critico, specialmente da parte del municipale Giuseppe Cotti (leggi gli articoli allegato).

Il Ministero Pubblico e la Polizia cantonale, si legge in una nota ufficiale, comunicano che “in seguito a segnalazioni apparse nei media nelle scorse settimane - sono stati compiuti degli accertamenti in alcuni uffici del Comune di Locarno, questo con l'intento di verificare eventuali irregolarità nell'attribuzione di mandati o appalti pubblici.

Sulla base della documentazione raccolta e degli interrogatori effettuati, il Procuratore Generale John Noseda ha stabilito che non sussistono elementi per l'apertura formale di un'inchiesta penale. I problemi e le eventuali lacune in ogni caso riscontrate nella gestione degli appalti e dei mandati, che hanno piuttosto una valenza di carattere amministrativo, saranno oggetto di una segnalazione alle competenti Autorità cantonali di vigilanza”.

Fin qui il comunicato stampa.

Le verifiche sono durate parecchie ore. Gli inquirenti hanno interrogato alcuni funzionari, tra i quali il responsabile dell’Ufficio tecnico, e sentito anche il sindaco Carla Speziali.

In particolare, sembra che l’attenzione del Ministero pubblico si sia concentrata su alcuni mandati conferiti non solo senza concorso pubblico, ma pure senza delibere da parte del Municipio. E senza che il Municipio stesso avesse poi la facoltà di verificare le fatture, che venivano pagate direttamente dall’Ufficio tecnico, sulla base della delega assegnata a quest’ultimo. Delega che prevede però un chiaro limite di autonomia finanziaria. Il regolamento comunale stabilisce infatti che l’Ufficio tecnico può assegnare “piccoli lavori di manutenzione ordinaria fino all’importo massimo di 10'000 franchi per volta”. 

Una prassi poco trasparenze che era già stata oggetto di aspre discussioni in seno al Municipio e alle forze politiche, anche perché, al contrario di quel che prevede la legge, a Locarno non esiste un elenco dettagliato dei mandati. Mandati diretti e appalti si confondono in una lunghissima serie di fatture, attualmente al vaglio della Commissione Gestione e Finanze del Consiglio comunale, in vista del dibattito sul consuntivo 2012.

Nella lista delle fatture pagate dalla Città l’anno scorso figurano, per esempio, diverse poste che hanno sollevato più di un dubbio. In particolare i quasi 215'000 franchi versati a un’unica impresa di pulizie, per un totale di una settantina di fatture pagate direttamente dall’Ufficio tecnico.

Stesso discorso per gli 80'000 franchi di lavori di fabbro-ferraio assegnati al titolare di una ditta, per di più pensionato e consigliere comunale.

Anche i lavori di manutenzione assegnati a un’impresa edile la cui titolare siede pure in Consiglio comunale hanno suscitato alcuni dubbi: l’ammontare fiora in questo caso i 900'000 franchi, e non tutti questi pagamento (per un totale di una sessantina di fatture) sono legati a concorsi pubblici.

Un centinaio sono invece le fatture pagate dall’Ufficio tecnico a un’azienda di impianti elettrici, per oltre 280'000 franchi.

Qualche dubbio procedurale anche sui quasi 900'000 franchi spesi dalla Città l’anno scorso per la manutenzione stradale, con i lavori assegnati a due imprese che si erano aggiudicate l’appalto su concorso pubblico. Ma nel 2007. E da allora il concorso non è stato più riaperto.

emmebi

 

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