Appaltopoli
20.11.2013 - 08:240
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Mandati e appalti a Locarno: anche la sinistra interroga il Municipio

Firmata da Pier Mellini e Daniele Laganara del PS e da Pier Luigi Zanchi dei Verdi, l’interrogazione si aggiunge alle voci che chiedono all’Esecutivo di far finalmente chiarezza sulla questione

LOCARNO – Dopo le rivelazioni sui mandati e gli appalti nella città, arriva una seconda richiesta di chiarezza al Municipio, firmata questa volta da Pier Mellini e Daniele Laganara del PS e da Pier Luigi Zanchi dei Verdi.

In apertura, si legge sul Corriere del Ticino, i tre ricordano che la Legge sulle commesse pubbliche è in vigore ormai dal 20 febbraio 2001 e da allora “nonostante le continue sollecitazioni da parte dei commissari della Gestione e di singoli consiglieri comunali nulla cambia”. Citano poi anche l’incursione della magistratura a Palazzo Marcacci, che, se non ha portato alla luce elementi di rilevanza penale, ha certamente incoraggiato la Sezione degli enti locali a chinarsi finalmente sugli incarti per eseguire gli accertamenti necessari. Si arriva così al nodo: le domande poste all’Esecutivo.

“A quali ditte nel campo delle imprese generali di costruzione, di impianti elettrici, di pulizia, di pittura, di costruzioni metalliche e di falegnameria sono stati assegnati mandati a seguito di regolare concorso? Quando sono stati assegnati e quale è la durata di detti mandati? Su quali basi sono state prese le decisioni relative alle commesse e secondo quali criteri?”

Le domande dei tre consiglieri comunali si concentrano poi sulle lettere della ditta La Pulimania, con cui chiedeva come mai da anni ormai non usciva più un concorso per le pulizie dei servizi pubblici, e sulla risposta data dal Municipio, che aveva richiesto un’analisi completa ai servizi competenti, che comprendesse anche tutti gli altri oggetti di proprietà comunale la cui pulizia è affidata a ditte private.

“Quali sono i risultati di questa analisi? Da chi è stata effettuata? Perché ai vari solleciti elencati prima per disporre della lista delle commesse è sempre stato risposto che non era possibile, mentre subito dopo il blitz di mercoledì 13 novembre è partito l'ordine tassativo ai municipali di iniziare immediatamente e prioritariamente l'allestimento delle suddette liste?”

E infine: “Come giustifica il Municipio che gli organi di stampa siano venuti in possesso di documenti considerati riservati, con la pubblicazione in internet perfino di tutte le fatture del 2012?”

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