CorruzioneLugano
21.01.2014 - 14:520
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Arresti a Lugano, il PS richiama il Municipio: “Necessario fare piena luce sui mandati”

La notizia dei due funzionari comunali arrestati stamattina spinge i socialisti luganesi a chiedere maggiore chiarezza

LUGANO – Che la notizia avrebbe alzato un polverone era prevedibile, ed ecco infatti che arriva la prima presa di posizione da parte del presidente del PS Lugano Raoul Ghisletta. Nell’occhio del ciclone i mandati esterni della città. 

In un comunicato odierno il Partito Socialista di Lugano ricorda che il deputato dei Comunisti Demis Fumasoli aveva depositato il 25 luglio 2013 un’interrogazione, appoggiata da numerosi consiglieri comunali del PS e di altri partiti, che segnalava proprio come “vi erano probabilmente ditte che non adempivano i requisiti di legge (legge cantonale sulle commesse pubbliche) nell'attribuzione di lavori e mandati da parte della Città”, aggiungendo poi che “In data 3 ottore 2013 rispondendo all'interrogazione il Municipio di Lugano scriveva in sostanza di non conoscere violazioni della legge commesse pubbliche.”

Alla luce della notizia dell’arresto dei due funzionari, e in attesa degli sviluppi sul caso, il PS chiede pertanto “che l'inerzia nell'applicazione di controlli e misure di trasparenza a livello comunale/consortile concernenti la legge sulle commesse pubbliche venga in ogni caso superata rapidamente, anche con modifiche di legge cantonale.”

Ghisletta ricorda infine la mancata delibera da parte del Parlamento sull’iniziativa parlamentare elaborata dallo stesso presidente luganese e presentata il 26 gennaio 2010 a nome del Gruppo PS in Gran Consiglio, per la pubblicazione dei mandati pubblici (modifica della legge sulle commesse pubbliche - IE 314): “L'iniziativa propone la modifica dell'art. 7 legge sulle commesse pubbliche, fissando un'adeguata soglia finanziaria (fr. 10'000.-) per la pubblicazione dei mandati, che tiene conto del rincaro avvenuto e del problema degli importi frazionati; stabilendo il principio che il legislativo comunale, consortile e cantonale ha diritto di ricevere annualmente le liste delle commesse aggiudicate a invito o incarico; e infine stabilendo che anche altri interessati hanno diritto di ricevere tale documentazione, senza limiti di tempo, cosa che non è il caso oggi.”

red

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