LUGANO – La bufera corruzione sulle sponde del Ceresio non accenna a placarsi. Il caso dei due funzionari arrestati per corruzione passiva, tutt’ora in detenzione preventiva e presto licenziati, che ha coinvolto e visto finire in manette anche un imprenditore portoghese (il corruttore), non sarebbe circoscritto unicamente ai due impiegati pubblici.
Prosegue l’inchiesta amministrativa avviata dal Municipio all’interno del Dicastero Servizi Urbani, indagine che come riporta il Corriere del Ticino, non sarebbe circoscritta ai soli due dipendenti finiti in manette, ma coinvolgerebbe bensì anche altri dipendenti del Dicastero. Nel frattempo è stato annunciato il licenziamento dei due impiegati.
Si apprende inoltre dall’inchiesta penale in corso, condotta dal procuratore generale John Noseda, che per evitare un possibile inquinamento delle prove i funzionari arrestati, rei confessi, rimarranno in detenzione preventiva. Il Ministero pubblico vuole infatti vederci chiaro e appurare eventuali ulteriori responsabilità degli indagati.
red