DerbyFollia
25.09.2013 - 14:090
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Noseda arresta i picchiatori del derby: "Hanno messo in pericolo la vita di un agente"

"Fatti gravissimi!". E a titolo personale: "Se i club non si dimostreranno capaci di attuare efficaci misure preventive nelle manifestazioni sportive, certe manifestazioni non dovranno aver luogo"

di Marco Bazzi

LUGANO – Il procuratore generale John Noseda va dritto al nocciolo del problema: “Siamo di fronte a una situazione estremamente preoccupante. In particolare per la gravità dei fatti accaduti ieri sera in margine al derby di hockey: uno dei due agenti di polizia aggrediti è stato colpito con calci mentre si trovava esamine a terra. Il che, secondo la giurisprudenza federale, costituisce una messa in pericolo imminente della vita di una persona. Fatti di questa gravità verso la polizia e verso tifosi di una opposta fazione non possono più essere tollerati”.

Noseda trova, tra un verbale e l’altro, il tempo per qualche riflessione sul fenomeno “hooligans”. E a titolo personale arriva a dire che se i club non si dimostreranno capaci di attuare efficaci misure preventive nelle manifestazioni sportive, certe manifestazioni non dovranno aver luogo con la partecipazione del pubblico. Insomma, partite a porte chiuse.

Per i due 21enni, sedicenti tifosi del Lugano, che ieri sera hanno brutalmente picchiato due agenti della Cantonale, che stavano effettuando un servizio di sorveglianza in borghese fuori dalla Resega, il procuratore generale ha chiesto l’arresto.

E a chi pensa che i tifosi violenti se la cavino sempre con qualche decreto d’accusa e qualche diffida, Noseda risponde, senza entrare nel merito di quanto accaduto ieri: “Alcuni di questi fatti possono essere anche di competenza delle corti d’assise, quindi sfociare in processi. Che avvengano nell’ambito sportivo non è una giustificazione, anzi è un’aggravante”.

Poi il discorso si sposta sulle misure per contrastare il tifo violento: “Constato che a questo punto, al di là delle misure specifiche che stanno per essere adottate a livello svizzero dalla polizia, occorre una riflessione a livello preventivo. Non spetta a me indicare a chi organizza queste manifestazioni quali siano le misure preventive da introdurre. Ma siccome i fatti di cui stiamo parlando, anche se avvengono al di fuori degli stadi, sono direttamente connessi a queste manifestazioni, è chiaro che le misure preventive messe in atto dalle Società sportive sono insufficienti. E se chi organizza queste manifestazioni – lo dico a titolo puramente personale - non è in grado di mettere in atto misure che garantiscano la sicurezza queste manifestazioni non devono aver luogo nel modo in cui si svolgono oggi. Dobbiamo renderci conto che siamo di fronte a un grave problema di ordine pubblico”. 

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