BERNA - Un gruppo di 33 personalità, tra le quali l'ex consigliera federale Micheline Calmy-Rey, lancia oggi a Berna una sorta di "appello europeo", nell'intento di raggruppare tutti coloro che si sentono sconfitti e delusi dalla votazione dello scorso 9 febbraio Contro l'immigrazione di massa. Si vogliono organizzare gli "Stati generali europei".
Secondo i firmatari, sarà la stessa Svizzera e mettere fine agli accordi bilaterali con l'UE nel momento in cui introdurrà i contingenti di manodopera estera. Si andrà incontro a un "disastro" che il gruppo, appoggiato dal Nuovo movimento europeo (NUMES), vuole evitare puntando all'adesione all'Unione. Viene quindi lanciato l'invito per gli "Stati generali europei", da tenersi il prossimo 14 maggio a Berna.
"L'UDC ha ucciso il consenso svizzero e i cittadini ne sono le vittime", scrivono i firmatari nell'appello, tra cui il consigliere nazionale Jacques Neyrinck (PPD/VD) e l'ambasciatore Luzius Wasescha. Essi ritengono che l'economia, la diplomazia, la ricerca e gli studenti saranno i primi a risentire dell'esito della votazione.
ATS