BERNA - Sì" all'apertura dei mercati, "no" all'adesione all'Unione europea. Questo il segnale lanciato dagli elettori il 9 febbraio scorso quando hanno accettato l'iniziativa contro l'immigrazione di massa, ha dichiarato stamane Luzi Stamm (UDC/AG) durante la discussione su rapporto di politica estera 2013 presentato dal Consiglio federale.
Per l'altro peso massimo democentrista in Consiglio nazionale, l'ex ministro Christoph Blocher, "non c'è Paese al mondo che non controlli l'immigrazione".
Il consigliere nazionale zurighese ha rimproverato le cerchie eurofile in parlamento di aver fatto credere a Bruxelles che prima o poi la Svizzera avrebbe aderito. "Noi non siamo membri dell'Ue, dovete rassegnarvi, anche se pensate di essere più intelligenti del popolo", ha ironizzato Blocher.
Riferendosi agli ultimi sviluppi in Ucraina e all'occupazione militare russa della Crimea, Blocher ha messo in dubbio la neutralità dell'ambasciatore Tim Guldimann, l'inviato speciale del presidente della Confederazione Didier Burkhalter - la Svizzera quest'anno guida l'OSCE - nella regione per cercare una mediazione.
"Bisogna soprattutto parlare con i Russi, e non solo con gli Ucraini", ha affermato Blocher, riferendosi a un'intervista radio concessa dal diplomatico.
La visita in Ticino
Invitato daIl’UDC Ticino, il consigliere nazionale UDC terrà, sabato 8 marzo 2014, ore 11.00, presso l’albergo Lugano-Dante in Piazza Cioccaro 5 a Lugano, una conferenza stampa a titolo “Dopo il 9 febbraio”. Christoph Blocher farà il punto della situazione dopo l'accettazione del popolo svizzero dell'iniziativa Contro l'immigrazione di massa. Dopodiché, domenica 9 marzo, parteciperà al pranzo in ricordo di Giuliano Bignasca organizzatoi dalla Lega.
ATS/red