Strategia di attuazione dell’iniziativa sull’immigrazione di massa: costituito un Gruppo di accompagnamento cantonale

BELLINZONA – Nella mattinata di oggi, venerdì, si è svolta a Bellinzona la riunione costitutiva del Gruppo di accompagnamento istituito dal Consiglio di Stato – in accordo con la Deputazione ticinese alle Camere federali – per discutere e riflettere sulla strategia di attuazione dell’iniziativa federale “Contro l’immigrazione di massa”. Scopo dei lavori è di presentare – entro la fine del prossimo mese di aprile – un rapporto intermedio che permetta al Consiglio di Stato e alla Deputazione di affrontare le trattative in corso a livello federale, in vista della presentazione della traduzione in pratica del nuovo articolo costituzionale.

“Il Gruppo di approfondimento – scrive la cancelleria cantonale comunicando la sua creazione – mira anzitutto a ottenere da parte del Consiglio Federale la giusta attenzione verso le peculiarità del contesto cantonale. In secondo luogo, l’obiettivo prioritario condiviso è di coniugare le indicazioni dell’iniziativa con una efficace difesa degli interessi delle aziende, dei lavoratori e delle lavoratrici ticinesi, se possibile stringendo collaborazioni. È stata inoltre sottolineata l’importanza di continuare ad applicare con incisività le misure di accompagnamento alla Libera circolazione delle persone”.

Nel corso della riunione costitutiva, aggiungono, il Gruppo ha cominciato col definire le modalità di lavoro da seguire e l’individuare “i dati, gli indicatori e i confronti intercantonali che dovranno essere prodotti e ordinati, in modo da descrivere la situazione del mercato del lavoro ticinese, con l’obiettivo principale di chiarire l’importanza dei vari tipi di permesso per la copertura dei bisogni espressi dal tessuto economico indigeno”.

“Nel Gruppo di accompagnamento, coordinato dal Delegato per i rapporti confederali Jörg De Bernardi – conclude la nota –, sono rappresentati il Consiglio di Stato, la Deputazione alle Camere federali e la Commissione tripartita in materia di libera circolazione, con il supporto dei servizi cantonali interessati e dell’Istituto ricerche economiche”.