ImmigrazioneMassa
28.03.2014 - 16:200
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

In Svizzera c’è spazio per tutti! Anche fino a 14 milioni di persone

“Ma servono direttive chiare a livello federale, nonché un contenimento del desiderio di mobilità della popolazione”, commenta l’autore dello studio che mette in forse le ragioni delle iniziative ECOPOP e Stop all’immigrazione di massa

BASILEA - La popolazione svizzera a quota 14 milioni entro il 2050 è probabile e fattibile, indica uno studio di "laba", un laboratorio del Politecnico federale di Losanna (EPFL). Gli argomenti a favore dell'iniziativa "Contro l'immigrazione di massa" non reggono a un'analisi di fondo. Una tale crescita demografica tuttavia richiede linee direttive chiare a livello federale, la salvaguardia delle zone verdi e agricole nonché un contenimento del desiderio di mobilità della popolazione.

La crescita può essere essenzialmente assorbita dalle cittadine dell'Altipiano, dice in un'intervista pubblicata oggi da Le Temps Harry Gugger, che ha diretto lo studio. Queste località presentano "una densità particolarmente bassa". Gugger cita ad esempio Olten (SO), in cui "ci sono più impieghi di abitanti: un'aberrazione per il pianificatore in ambito urbano".

Offrendo servizi e prestazioni culturali, queste località accresceranno la loro attrattiva e "permetteranno di ridurre la mobilità", afferma il direttore del Laboratoire Bâle (laba), un satellite dell'EPFL aperto a Basilea nel 2011.

Il professore di architettura, già associato al prestigioso studio renano Herzog & de Meuron, rileva che proprio la mobilità è il principale fattore limitante della crescita. In una Svizzera di 14 milioni di abitanti, "la mobilità porrà molti più problemi dell'alloggio". Perché? "In primo luogo perché le attese della popolazione sono enormi. Si vuole essere ovunque in un'ora o due; se ne è quasi fatto un diritto umano!" In secondo luogo perché la collettività sarà difficilmente disposta a finanziare massicci potenziamenti dell'infrastruttura. Il problema di fondo è che "i trasporti sono troppo a buon mercato, come rivelano i calcoli dei costi reali".

Gugger insiste: il potenziale demografico della Confederazione è enorme. "La Svizzera ha una bassa densità: la Grande Londra e i suoi 8 milioni di abitanti occupano una superficie equivalente alla metà del canton Zurigo".

Il "Dichtestress", lo stress dovuto alla densità, di cui i fautori dell'iniziativa UDC accolta il 9 febbraio hanno molto parlato nella Svizzera tedesca durante la campagna, ha a che fare con l'"emozione" e la "paura". "I fatti parlano a favore dell'immigrazione - sostiene il ricercatore -. Tra tutti i Paesi europei, la Svizzera è quello il cui Pil ne ha maggiormente approfittato."

Gugger sottolinea però il bisogno di "regolazione". La prima condizione è di "non consumare ulteriori terreni liberi, verdi o agricoli. Lo charme della Svizzera è 'la città nel parco'." Il facile accesso alla natura dev'essere assolutamente preservato. "Ciò implica di limitarsi a zone già edificate o, più radicalmente, di invertire il processo se si constata che si è costruito in zone inappropriate".

Il direttore del laba è scettico sulla "densificazione verticale". "Le torri rischiano di porre problemi di società". Inoltre il metro quadrato ottenuto in altezza è molto costoso. Ed è proprio l'alto prezzo degli alloggi nelle zone metropolitane come Zurigo e Ginevra a frenarne le potenzialità di sviluppo rispetto alle cittadine.

Per favorire l'urbanizzazione di queste ultime ci vuole "volontà politica", capace di opporsi al mercato. Il federalismo elvetico, con le competenze attribuite ai Cantoni e ai Comuni, inoltre è un ostacolo: "ci vuole coordinazione". L'accettazione della revisione della Legge sulla pianificazione del territorio (LPT) è un passo nella buona direzione, "ma i Cantoni devono darvi seguito senza frenare troppo il ritmo".

La proiezione del laba è superiore a quella ufficiale, che per il 2050 prevede 10 milioni di abitanti, riconosce Gugger. "Ma estrapolando la crescita demografica recente, è assolutamente realistica", fatti salvi gli effetti delle iniziative "Contro l'immigrazione di massa" e "Stop alla sovrappopolazione - sì alla conservazione delle basi naturali della vita" promossa dall'Associazione ecologia e popolazione (ECOPOP). "La Svizzera resterà una piazza economica attrattiva e la sua popolazione continuerà a crescere".

La ricerca, realizzata lo scorso anno, quindi prima del voto di febbraio, è pubblicata in inglese con l'eloquente sottotitolo "How could 15 million people be living and working in Switzerland in 2048?". La data intende celebrare i 200 anni della Svizzera moderna.

ats

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