ImmigrazioneMassa
08.05.2014 - 08:250
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Rocco Cattaneo replica alla Lega e molla Sadis: "Purtroppo abbiamo una ministra che non segue la linea del Partito"

Il presidente del PLR: "L'incontro con Widmer Schlumpf: un'altra occasione persa. Ma Gobbi e Zali cos'hanno fatto? E la Lega a Berna? Noi ci muoviamo in modo coordinato e coerente"

BELLINZONA – “Il Consiglio di Stato ha perso ancora una volta l’occasione per ribadire chiaramente, di fronte alla ministra Eveline Widmer Schlumpf, la volontà espressa a fine gennaio dal Gran Consiglio: l’accordo con l’Italia sui frontalieri va disdetto e basta”.
Il presidente del PLR, Rocco Cattaneo, è perentorio: l’incontro di ieri con la ministra federale delle finanze è stata per il Ticino un’altra occasione persa. E lancia un siluro alla sua ministra delle finanze, Laura Sadis.

“Abbiamo un Consiglio di Stato molto debole – dice Cattaneo a liberatv -, che per la seconda volta in poche settimane non ha avuto il coraggio di dire alla signora Widmer Schlumpf qual è la volontà del Parlamento ticinese, eletto dal popolo. E noi come PLR abbiamo purtroppo in questo Consiglio di Stato una rappresentante che non segue la linea del partito, cantonale e nazionale. Intanto ci sono i nostri giovani che ogni week end vanno nelle piazze a raccogliere le firme a sostegno della petizione che abbiamo lanciato per disdire l’accordo sui frontalieri. Mi chiedo come si possano sentire…”.

“E i due ministri leghisti? – prosegue Cattaneo alla luce del comunicato odierno di via Monte Boglia -. Cos’hanno fatto Norman Gobbi e Claudio Zali per convincere Widmer Schlumpf? I nostri consiglieri nazionali si sono mossi a Berna. Con Abate, Merlini, Cassis… Ci stiamo muovendo con coerenza e in modo organizzato. Ma la Lega cos’ha fatto e cosa sta facendo? Prima di sparare sul PLR dovrebbe rispondere a queste domande!”.

Oltre alla posizione del Gran Consiglio, che a inizio anno si è espresso unanimemente per la disdetta, dice Cattaneo, c’è la posizione del presidente nazionale del PLR, Philipp Müller, che in un'intervista alla NZZ am Sonntag, ha dichiarato che l'attuale regime, con una tassazione estremamente favorevole costituisce una sorta di sovvenzione fiscale all'assunzione di frontalieri e crea un'evidente disparità nel nostro mercato del lavoro.

“Senza dire – aggiunge il presidente del PLR – del voto del 9 febbraio sull’immigrazione di massa”.

Quello sui frontalieri, prosegue Cattaneo, “è un accordo capestro, determina per noi svantaggi fiscali e distorsioni sul mercato del lavoro. Nelle trattative con l’Italia bisogna cambiare registro: iniziamo a disdire l’accordo e, intanto, come chiede il nostro consigliere nazionale Giovanni Merlini, facciamo notare a Roma che inserendo la Svizzera nella black list dei paradisi fiscali ha violato l’accordo sulla doppia imposizione. Sono certo che in questo modo l’Italia cambierà atteggiamento nei confronti della Svizzera”.

emmebi

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