ImmigrazioneMassa
22.05.2014 - 10:590
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Berna, il Plr: “Dopo il 9 febbraio minacce alla competitività, necessario rilanciare la finanza”

I liberali, che vedono pericoli anche per la sicurezza giuridica svizzera, tornano pure sul tema dei frontalieri italiani, chiedendo la rinegoziazione dell’accordo: “La Svizzera non deve sovvenzionare i frontalieri"

BERNA - Dopo il voto a favore del contingentamento di lavoratori stranieri dello scorso 9 febbraio, la sicurezza giuridica e la competitività elvetiche sono minacciate, ritiene il PLR, che ha presentato oggi un programma di riforme economiche in 25 punti. Il documento comprende misure per il mercato del lavoro, per la piazza finanziaria e per la ricerca. Tra le esigenze concrete, la rinegoziazione dell'accordo sui frontalieri in vigore con l'Italia.

"La Svizzera non deve sovvenzionare i frontalieri", ha detto il consigliere nazionale Andrea Caroni (AR), sottolineando che i lavoratori italiani che vengono in Ticino pagano meno imposte di quante ne pagherebbero nel loro Paese di residenza. L'Italia inoltre non garantisce la reciprocità fiscale per gli svizzeri che quotidianamente varcano il confine da nord a sud. Il deputato appenzellese riconosce che questi casi sono limitati, ma giuridicamente la disuguaglianza di trattamento è inaccettabile, ha sottolineato.

Roma inoltre lede l'accordo bilaterale contro la doppia imposizione, ad esempio con le liste nere e con un'amnistia fiscale chiaramente discriminatoria nei confronti di coloro che hanno capitali in Svizzera rispetto a quelli che ne detengono in altri Paesi dell'Unione europea (Ue). Gli accordi sui frontalieri sono molto diversi fra loro. Il PLR chiede che siano tutti analizzati ed eventualmente rinegoziati.

In materia del mercato del lavoro, che il PLR vorrebbe il più possibile liberale, è inoltre necessario conservare una politica salariale specifica in funzione dei settori e delle regioni. Per alleviare i problemi posti dal contingentamento degli stranieri va inoltre ritardata il più possibile l'uscita dalla vita attiva degli anziani e facilitato l'accesso al lavoro per le donne (con misure atte a conciliare vita famigliare e professionale).

Per una piazza finanziaria forte il PLR auspica una rapida adozione della riforma III della fiscalità delle imprese, ma anche l'abolizione dei diritti d'emissione sul capitale proprio e della tassa di bollo sullo scambio dei titoli e sui premi assicurativi. Il presidente del PLR Philipp Müller auspica inoltre un'IVA a tasso unico. Altro ambito d'azione è costituito dalla ricerca e dall'innovazione. A questo proposito va ad esempio garantita una maggiore protezione della proprietà intellettuale.

ATS

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