ImmigrazioneMassa
21.06.2014 - 12:560
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Immigrazione di massa, UNIA boccia le proposte di applicazione di Berna

Le proposte del governo sono "una brutta copia del vecchio sistema discriminatorio dei contingenti, incoraggiano i rapporti di lavoro precari, aggravano le pressioni salariali e minacciano gli accordi bilaterali con l'UE"

BERNA - In occasione della sua assemblea dei delegati che si è tenuta oggi a Berna, il sindacato Unia ha criticato il piano presentato ieri dal Consiglio federale per attuare l'iniziativa UDC "contro l'immigrazione di massa", divenuta articolo costituzionale dopo l'approvazione popolare del 9 febbraio scorso.

Le proposte del governo sono "una brutta copia del vecchio sistema discriminatorio dei contingenti, incoraggiano i rapporti di lavoro precari, aggravano le pressioni salariali e minacciano gli accordi bilaterali con l'UE", afferma il sindacato in una nota.

I delegati hanno espresso la ferma determinazione a lottare con tutte le loro forze contro "l'introduzione di condizioni di ammissione e permessi di soggiorno discriminatori per i migranti". Unia, si legge ancora nella nota, "si batte per una Svizzera aperta, buoni rapporti con l’UE e la libera circolazione delle persone", definita "un importante diritto fondamentale dei lavoratori". Il sindacato chiede poi un rafforzamento delle misure di accompagnamento.

L'assemblea dei delegati ha in seguito respinto all'unanimità l'iniziativa Ecopop. "Il testo è chiaramente xenofobo e discriminatorio e fa dei migranti i capri espiatori".
L'iniziativa, oltre ad incoraggiare il lavoro nero, porterà ad una rottura con l’UE e gli accordi bilaterali, con gravi conseguenze per i posti di lavoro e la piazza economica svizzera, sostiene il sindacato, che ha ottenuto il mandato di combattere attivamente il testo.

ATS

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Tags
lavoro
sindacato
unia
ue
proposte
berna
accordi bilaterali
immigrazione
accordi
massa
News e approfondimenti Ticino
© 2024 , All rights reserved