Appalti a Locarno, Savoia replica a Bergonzoli: "I nuovi municipali chiedano le dimissioni di Speziali"

LOCARNO - Il coordinatore dei Verdi, Sergio Savoia, torna sul caso appalti di Locarno e sul ruolo della sindaca Carla Speziali. Lo fa, sempre sul suo sito web, replicando alla risposta al suo blog pubblicata domenica sul Mattino dal municipale leghista Silvano Bergonzoli.

Scrive: “Chiedevo cortesemente che la sindaca di Locarno cominciasse a pensare seriamente di fare un passo indietro, magari insieme a quella cospicua parte di municipio che per anni ha fatto il gioco delle tre scimmiette: non vedo, non sento, non parlo. Ribadisco il concetto espresso in quell'occasione: la pulizia comincia dall'alto. Il cittadino locarnese, ma anche il resto del Ticino, si aspettano che il sospetto non sfiori le istituzioni. Il fatto di non aver fatto concorsi pubblici per anni, e di non avere nemmeno in chiaro quanti soldi sono stati pagati a chi, è semplicemente inaccettabile. Il sospetto che vi possa essere sullo sfondo uno scambio di lavori contro consenso elettorale è poi del tutto intollerabile.

Bergonzoli chiede di distinguere tra "nuovi municipali" e municipali che erano già in carica precedentemente. Capisco la logica ma al cittadino, alla fine, interesserà poco. Se non si prenderanno misure immediate (e deve prenderle la politica stessa) tutti saranno accomunati nella medesima condanna.

Occorre veramente che i partiti comincino a chiedere un profondo rinnovamento. A farlo per primi dovrebbero essere gli stessi partiti di governo a Locarno. La Lega, il PS, il PPD e, sissignore, anche il PLRT. Non ci si può sentire rappresentati da un municipio sordo e cieco che, quando viene beccato, promette di "fare sempre i concorsi", quasi fosse una propria graziosa iniziativa e non invece un preciso disposto di legge.

A me interessa poco chi sono i municipali nuovi e quelli vecchi. Se i nuovi sono veramente nuovi, devono avere il coraggio di chiedere le dimissioni del sindaco e dei municipali coinvolti con la sua gestione. Oggi, subito.

Questa è una di quelle situazioni in cui o stai da una parte o dall'altra. In quanto ai Verdi, le dimissioni le hanno appena chieste. L'ho fatto io che sono il coordinatore cantonale. Dal partito di Bergonzoli, mi pare, venga un silenzio piuttosto cauto, invece. Ma oso sperare che le cose cambieranno presto. Altrimenti, lo ripeto, sarà difficile distinguere i silenzi dagli assensi”.