ImmigrazioneMassa
23.05.2014 - 17:210
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Immigrazione di massa, ecco la ricetta UDC per l’applicazione dell’iniziativa

Alla base della proposta, la regolamentazione sull’immigrazione in vigore tra il ‘70 e il 2002. Fra i punti principali figura l'introduzione di tetti massimi e contingenti stabiliti dalla Confederazione dopo aver consultato i singoli cantoni

BERNA - La regolamentazione sull'immigrazione in vigore tra il 1970 e il 2002 in Svizzera dovrà servire da base per elaborare un sistema di applicazione dell'iniziativa dell'UDC approvata dal popolo lo scorso 9 febbraio. Una bozza in questo senso è stata redatta da un gruppo di lavoro dell'UDC diretto dal consigliere nazionale Heinz Brand (BE) e presentata in questi giorni al Gruppo parlamentare democentrista e all'Ufficio federale delle migrazioni. Tra i punti principali, illustrati stasera alla stampa a Berna da Brand, spalleggiato dai consiglieri nazionali Adrian Amstutz (BE) e Guy Parmelin (VD), figura l'introduzione di tetti massimi e contingenti stabiliti dalla Confederazione dopo aver consultato i singoli cantoni.

Secondo il progetto, la durata dei soggiorni dovrà in linea di principio essere legata a un rapporto di lavoro definito e controllabile. Gli ingaggi di durata ridotta, ad esempio nei settori alberghiero o dell'agricoltura, daranno diritto solo a permessi di soggiorno di breve durata (di tipo L).

Per evitare che ricorrano alle assicurazioni sociali, l'UDC esige che le persone prive di un impiego o che non riescono a vivere del proprio guadagno lascino il paese allo scadere del permesso di soggiorno.

Per quanto riguarda i frontalieri, l'UDC prevede contingenti separati da ripartire ogni trimestre tra i cantoni, e adattabili in caso di necessità.

I permessi di soggiorno di tipo B saranno di principio accordati per un solo anno (oggi cinque anni) e dovranno ogni volta essere rinnovati. Il ricongiungimento famigliare dovrà essere consentito solo per soggiorni di lunga durata (permessi B e C) e dovranno sottostare a condizioni chiaramente definite tra cui la capacità d'integrazione e l'indipendenza finanziaria.

Per aver diritto ad eventuali prestazioni sociali, bisognerà aver versato i contributi in Svizzera per un periodo sufficiente: le relative leggi cantonali dovranno essere adattate in modo da escludere dall'aiuto sociale le persone che hanno svolto meno di 12 mesi di lavoro nel paese.

Queste regole dovrebbero permettere di ridurre nettamente l'immigrazione in Svizzera e di limitare considerevolmente gli abusi sociali, hanno rilevato gli oratori. L'UDC invita governo, associazioni economiche e il gruppo di lavoro della Confederazione ad adottare questo programma per applicare l'iniziativa.

ats

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