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18.07.2014 - 07:180
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Uffa che barba? Ma no, tutto dipende da come la curi... I consigli di Rosi, la barbiera che rasò anche Lele Gendotti

Lunga, corta, scolpita, selvaggia... La barba è tornata prepotentemente di moda, anche tra i giovani. Ma non basta lasciarla crescere. Bisogna anche curarla, soprattutto in estate

MINUSIO - “Ebbene sì, faccio anche la barbiera”. E sottintende: per chi non lo sapesse. Già, perchè il rasoio lo sa maneggiare meglio di molti uomini, e negli archivi di Coiffure Suisse c'è una foto che la ritrare mentre rade l'allora ministro Gabriele Gendotti. Ma veniamo al tema: la barba e il barbiere.

Rosi Campisi, titolare del salone Rosi Total Look a Minusio, va fiera di questa sua arte, sempre più rara anche nei saloni da uomo. Ma attenzione, si fa presto a dire barba. Non basta lasciar crescere i peli sul viso. Occorre curarli adeguatamente.
Iniziamo dal ruolo della barba. “Non è per tutti i volti – dice Rosi -. Può anche invecchiare, o appesantire il viso, o rendere la persona anonima. Ma se si ha un viso ‘da barba’, se è ben curata, a pelo corto o lungo che si voglia, può rendere più sensuale e interessante l’uomo”.
 
La barba è tornata di moda, anche tra i giovani. L’importante, spiega l’esperta, è che sia scolpita bene: anche se all’apparenza sembra “selvaggia”.
 
Dunque la barba non è per tutti i volti, ma su alcuni uomini rende moltissimo.
“Ha un ruolo è estetico, in quanto aiuta a correggere alcuni piccoli difetti del viso. Un bravo barbiere sa se consigliare il pizzetto, per addolcire i lineamenti e allungare un viso troppo rotondo, o una barba piena per dare spessore e mascolinità ai visi più magri… Oppure dei semplici baffi, nelle loro forme più disparate, che possono valorizzare le labbra, o camuffarle se sono troppo sporgenti…”.
 
Insomma, fare il barbiere è un po’ come fare lo scultore: si lavora un volto in modo da renderlo più armonico.
 
“Poi – prosegue Rosi – ci sono le tanto amate basette, un prolungamento dei capelli e un collegamento diretto con la barba. La cura delle basette può fare la differenza in un taglio maschile: la lunghezza va determinata in base agli zigomi e alle mandibole. Le basette aiutano infatti ad ammorbidire esteticamente queste due parti ossee. Ma vanno mantenute rigorosamente a pelo raso: non devono mai apparire troppo spesse”.
 
La titolare del salone di Minusio osserva che c’è una differenza tra i professionisti del taglio qualificati “uomo-donna” e quelli qualificati “solo donna”. Nel lavoro dei primi, basette e nuche sono lo specchio del taglio, mentre in un professionista qualificato “solo donna” non si nota alcuna differenza dal resto del taglio, perché il parrucchiere non ha seguito la necessaria formazione.
 
Detto della “scultura”, veniamo alla cura.

“Chi porta la barba tutto l’anno e decide di tagliarla in estate – raccomanda Rosi - deve fare molta attenzione alla pelle, che risulterà più sensibile all’esposizione solare, con possibili conseguenze negative come eritemi o screpolature. È quindi importante, se ci si rade da soli, effettuare impacchi sulla pelle con salviette alternate calde e fredde, e usare un dopobarba con effetto antisettico, per evitare piccole infezioni. Durante la prima settimana, se andate in vacanza, procuratevi inoltre un dopobarba o una crema giorno con una elevata protezione solare, perché il pigmento della pelle scoperta è molto più sensibile alla luce e si rischiano arrossamenti e altre fastidiose conseguenze”.
 
Per chi invece vuol farsi crescere la barba in vacanza, l’esperta consiglia, dopo i primi tre/quattro giorni, un leggero peeling sul viso, che aiuta a evitare che piccoli peli torti possano incarnarsi provocando brufoli e irritazioni.
 
“La barba va inoltre risciacquata ogni giorno con acqua fredda e calda quando ci si lava il viso. E va lavata almeno tre volte a settimane con un sapone neutro, per evitare residui. Di tanto in tanto è anche bene spalmare la barba con le protezionisolari che si usano per il viso passando. Se poi vi accorgete che la vostrabarba dopo un po’ di tempo assume una tinta giallognola, cosa che succede per esempio ai fumatori, lavatela con uno shampoo neutro di tipo ‘argento’, che contiene pigmenti che contrastano l’ingiallimento”.
 
Ultima raccomandazione di Rosi: “Mai colorare barba e baffi, perché sono peli a crescita giornaliera, e dunque in pochissimo tempo si noterebbe la diversa tonalità della ricrescita”.

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