BELLINZONA - "La ringrazio di aver messo il biglietto con il numero di telefono sul parabrezza della mia vettura per il danno che mi ha arrecato". Con questa scusa, che cela un modus operandi truffaldino, una fantomatica conducente ha recentemente contattato alcune persone chiedendogli di versare una somma di denaro per la riparazione della sua auto. I destinatari della richiesta, completamente estranei al presunto danno, sono stati poi minacciati di denuncia alla Polizia in caso di mancato pagamento. Polizia che in una nota stampa mette in guardia la popolazione.
Ma in una successiva nota fa sapere che “accertamenti recentemente effettuati hanno permesso di chiarire che si tratta di un servizio di scherzi telefonici a pagamento dove tramite un'app è possibile inserire il numero di telefono della "vittima" e scegliere il motivo dello scherzo (incidente, autovelox...). Permangono comunque validi i consigli presenti nel comunicato visto che casi reali sono già avvenuti in Ticino”.
La Polizia avverte che le truffe del falso incidente possono avvenire anche per strada: “Al semaforo o nei parcheggi la vittima ignara in auto viene avvicinata da una vettura con lo specchietto già rotto. In questo frangente, un complice dà un colpo alla carrozzeria dell'auto della vittima e poi mostra lo specchietto rotto. Con la scusa di chiudere amichevolmente la faccenda i malviventi chiedono soldi in contanti per la riparazione del danno. Questo trucco viene utilizzato spesso nelle città con molto traffico, dove una fermata per la constatazione del presunto incidente causerebbe un ingorgo. Inoltre, a volte questo espediente serve pure per permettere ad un correo di aprire le portiere posteriori e sottrarre borse o oggetti di valore riposti sul sedile.
La Polizia cantonale per non incorrere in spiacevoli sorprese consiglia quindi di:
- Non saldare mai con denaro contante il presunto incidente.
- Richiedere sempre l'intervento di una pattuglia di polizia per la constatazione.
- Mantenere sempre una certa distanza dalle auto davanti e a fianco”.