“Negli ultimi tempi - spiega Denti - abbiamo notato una pubblicità sempre più aggressiva da parte assicuratori malattia per promuovere questa opzione. Non c’è giorno che in tv, sui giornali o sui portali non vi sia un’inserzione che sponsorizzi questo modello”.
Parliamo dell’offerta che propone una consulenza medica 24 ore su 24, in cambio di una riduzione del premio. In pratica un assicurato che si sente poco bene, prima di decidere cosa fare, telefona alla propria cassa malati spiegando la sintomatologia. A quel punto gli verrà consigliato cosa fare.
“Ciò che ci preoccupa come medici - spiega Denti - è il fatto che gli assicuratori offrano questa sorta di diagnosi telefonica senza conoscere il paziente e la sua storia clinica. Questo rappresenta un grosso rischio. Non dimentichiamoci che si tratta di un modello che agisce sulla LaMal, quindi non stiamo parlando di prestazioni complementari ma di medicina di base”.
“Purtroppo - prosegue il presidente dell’Ordine dei medici - c’è sempre più gente che fa fatica a sbancare il lunario e di conseguenza una riduzione del premio attraverso un modello alternativo rappresenta un risparmio che può essere allettante”.
“È evidente - conclude Denti - che nel gioco delle parti, l’interesse delle casse malati sia quello di scoraggiare il più possibile il paziente a rivolgersi a un medico o a una struttura ospedaliera. Il problema è: a quale rischio? Davvero ci si vuole assumere la responsabilità di consigliere una persona sulla base di una telefonata? A mio avviso stiamo veramente giocando con il fuoco sulla pelle dei pazienti”.