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Scuola e Lavoro
16.10.2017 - 10:300
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Le professioni del futuro... Geoffroy Baylaender racconta il suo percorso di studi e la sua carriera, dalla computer grafica al web design

“Quale sarà la professione del futuro? Questa è stata la domanda che mi sono posto nel 2006 quando ho finito la mia formazione di Disegnatore di arredamenti con Maturità artistica presso il CSIA (Centro Scolastico per le Industrie Artistiche) di Lugano"

di Geoffroy Baylaender *

“Professions of the Future”, questo il tema del TEDxLugano tenutosi al LAC lo scorso 9 settembre, evento no-profit a cui partecipo come organizzatore fin dalla sua prima edizione del 2014.

“Quale sarà la professione del futuro?” Questa è stata la domanda che mi sono posto nel 2006 quando ho finito la mia formazione di Disegnatore di arredamenti con Maturità artistica presso il CSIA (Centro Scolastico per le Industrie Artistiche) di Lugano.

Nei primi anni duemila la Computer Graphic, la famosa rappresentazione di render 3D, stava iniziando a prendere piede nel campo dell’architettura per aiutare gli architetti a vendere in maniera più reale il sogno della costruzione di un edificio ai propri clienti e farne capire gli spazi. Da notare bene che oggi giorno le agenzie immobiliari e gli architetti iniziano a vendere i sogni abitativi tramite la VR (realtà aumentata). Proprio della VR e di come saranno visibili gli eventi del futuro, ha parlato Jamil El-Imad uno scienziato e inventore, che è salito sul palco del LAC come speaker di TEDxLugano parlando di questo tema.

Dopo il CSIA, per diventare un buon “renderista”, ho trovato la SSSAA (Scuola Superiore Specializzata in Arte Applicata) con sede proprio presso il CSIA, che permette un percorso di due anni più stage in azienda come Computer Animation, cioè l’uso del computer per effettuare animazioni 3D, percorso azzeccatissimo pensando di entrare poi nel mondo dell’architettura come animatore e renderista 3D.

Durante la formazione di computer animation sono venuto a contatto con l’altra formazione parallela, cioè Web Design, formazione che poi ho intrapreso in quanto mi sono reso conto delle grandi possibilità in questo campo.

Scelta azzeccata se penso che oggigiorno il web è diventato uno strumento di cui non si può fare a meno, basta pensare che Behshad Behzadi, ingegnere, sviluppatore e direttore di Google Assistant ha presentato a Lugano lo scorso 9 settembre i passi da giganti che questo “tool” (tra virgolette tool perché si sta “umanizzando” sempre di più) sta facendo nell’aiutare la nostra vita quotidiana. (il video sarà a breve disponibile).

Durante il mio percorso formativo e professionale sono sempre stato molto attivo nei miei campi di studio, sia come “giovane freelance” sia in associazioni no-profit, e all’inizio del 2014 ho potuto sposare la causa “ideas worth spreading” (tradotto: idee utili da divulgare), un po’ per caso, facendo parte di questa grande famiglia chiamata TEDx e raggiungendo il team come responsabile web (e non solo) di TEDxLugano (www.tedxlugano.com).

Gli studi aiutano a lanciarsi nel mondo professionale, ma sono convinto che oltre all’ambiente lavorativo anche quello che si fa à côté fortifica e ne fa beneficiare la propria carriera.

Le cose interessanti dei TED Talks sono molteplici, ma forse due cose sono veramente fondamentali. La prima è l’approccio alle presentazioni, il savoir-faire sul palco, il modo di parlare e far arrivare la slide giusta al momento giusto, e sicuramente la seconda cosa è il fatto che, in massimo 18 minuti, un relatore presenta un concetto o un’idea innovativa, che forse la gente sul momento non si rende conto delle possibilità, ma dopo anni o decenni, quel piccolo seme è germogliato creando una foresta.

Vero senso di ispirazione!

Guardando il talk del 2009 di un giovane studente della MIT, Pravan Mistry, The Thrilling Potential of sixthsence technology https://www.ted.com/talks/pranav_mistry_the_thrilling_potential_of_sixthsense_technology  si può vedere che presenta un concetto di un paio di occhiali, all’epoca un po’ ingombranti, che oggigiorno si potrebbero pensare essere i predecessori dei Google Glass.

Nello stesso periodo dell’entrata nel team di TEDxLugano, ho potuto co-fondare un gruppo di meetup professionale, FrontEnders Ticino (www.frontenders.ch), che ha come scopo di condividere per imparare, di relazionare persone e aziende legate all’IT sul territorio ticinese, proprio lo scorso 13 settembre abbiamo rilanciato la stagione presso il CSI (Centro Sistemi Informatici del Canton Ticino) a Bellinzona.

Quello che ho potuto imparare nel mio percorso formativo e professionale e dalle mie tante attività extra lavorative, è sicuramente il fatto che prima di tutto, sarà scontato dirlo, non si è mai abbastanza bravi e non si conosce mai tutto della propria professione e ci sarà sempre qualcuno più in gamba di te (vedi Todd Motto giovane sviluppatore che ha tenuto un KeyNote illuminate al Voxxed Days Ticino 2016 insegnando a suoi colleghi più maturi concetti abbastanza rivoluzionari https://youtu.be/yd1fn3DSUxs), ma la cosa più importante è che condividendo si impara (da qui il nostro slogan di Share to Learn di FrontEnders Ticino). Sì, perché solo seguendo conferenze (da dentro un team o semplicemente come spettatore), partecipando a round table, ad eventi professionali e presentando, si vive la propria passione! È proprio la round table l’ho potuta sperimentare recentemente al 3° HackTheCity (www.hackthecity.ch) durante le serate digitali a Chiasso dove oltre ad essere speaker ero anche giudice di questo bel hackathon nostrano.

La scuola “degli artisti” mi ha sempre dato quella possibilità di vedere la propria professione come qualcosa di diverso dalla solita routine ed il solito lavoro, sicuramente lavorare e condividere la propria passione lavorativa aiuta non solo se stessi a crescere ma può aiutare a contagiare un’altra persone e trasmettere questa voglia di imparare e fare, e nel contempo incontrare altra gente altrettanto appassionata e vogliosa di condividere. Questo è quello che trovo nei TED talk e nei meetup professionali…. che sono semplicemente una formazione continua ….meno rigida e scolastica …. ma soprattutto arricchente …

Why we do what we do? No Idea, ma forse Tony Robbins ci può aiutare a capire con il suo talk https://www.ted.com/talks/tony_robbins_asks_why_we_do_what_we_do

* Frontend Web Designer at KaVoKerr,  Cofondatore FrontEnders Ticino e responsabile  Web TEDxLugano

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