Ebbene, secondo il sondaggio il “sì” all’iniziativa che chiede l’abolizione del canone è in vantaggio a livello nazionale con il 51%, mentre il “no” si ferma al 45%. Questo grazie in particolare al sostegno che la No Billag incassa nella Svizzera tedesca, dove il 52% degli elettori si dice favorevole alla proposta. Un sì che cala invece al 47% in Romandia e al 46% in Ticino. Contro i pronostici che si sentono comunemente in giro di questi tempi, insomma, nel nostro Cantone l'iniziativa verrebbe bocciata.
Gli autori della ricerca precisano che i giochi sono ancora molto aperti. Anche perché la campagna entrerà nel vivo dopo le feste natalizie. Va altresì sottolineato che, per essere accolta, l’iniziativa necessita sia della maggioranza del voto popolare che quella dei cantoni.
Molto interessanti anche i dati sulle differenze tra generazioni. Fra i 18-34enni, un elettore su due sostiene la proposta, fra gli ultra 65enni tale dato arriva al 47%: non è poco. A determinare questo stato di cose è una spaccatura fra i generi: solo il 45% delle donne vuole l’abolizione del canone contro il 54% degli uomini.
Il sondaggio è stato realizzato online il 13 e il 14 dicembre su un campione di 21'540 persone. La rilevazione è stata condotta in collaborazione con la LeeWas GmbH dei politologi Lucas Leemann e Fabio Wasserfallen, che hanno ponderato i risultati in base a variabili demografiche, geografiche e politiche.