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19.01.2018 - 17:370
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Caso Argo1, la Polizia segnalò al Cantone alcune lacune dell'agenzia di sicurezza. Ora il problema è capire se quella segnalazione giunse durante il periodo di prova o dopo la conferma del mandato. E chi ne era al corrente...

Tassello dopo tassello si delinea il disegno del mosaico contenuto nel rapporto dell’avvocato Marco Bertoli sul caso Argo1. Il perito del Governo dovrebbe consegnare a settimane il documento definitivo, ma intanto alcune indiscrezioni sono emerse

di Marco Bazzi

Tassello dopo tassello si delinea il disegno del mosaico contenuto nel rapporto dell’avvocato Marco Bertoli sul caso Argo1. Il perito del Governo dovrebbe consegnare a settimane il documento definitivo, ma intanto alcune indiscrezioni sono emerse.

L’ultima, ieri sera, quando rispondendo a una domanda in un dibattito pubblico, il ministro Norman Gobbi ha detto: “La Polizia cantonale ha effettuato i controlli e segnalato la mancanza delle necessarie autorizzazioni e di personale adeguatamente formato quando la Argo1 ottenne il primo mandato, per la sorveglianza del centro asilanti di Lumino”.

Il che significa che i servizi di controllo della Polizia avevano avvertito la Divisione dell’azione sociale che la Argo1, pur essendo autorizzata a esercitare come agenzia, non disponeva del numero di persone necessarie e debitamente formate per esercitare quell’attività.

Ora, si tratta di capire se questa segnalazione è avvenuta prima o dopo il conferimento “ufficiale” del mandato per la gestione della sicurezza nei centri per rifugiati che facevano capo al Cantone. O meglio, durante il periodo di prova o dopo la conferma del mandato.

Ricordiamo che solo il mandato di prova assegnato per alcuni mesi alla Argo1 coinvolse il direttore del Dipartimento, Paolo Beltraminelli, che lo firmò di suo pugno, mentre in seguito furono i suoi funzionari a gestirlo, senza sottoporlo per ratifica al Consiglio di Stato. E fu a quel punto che avvenne la violazione della Legge sulle commesse pubbliche, con tutto ciò che ne conseguì. Le risposte a questi dubbi arriveranno dal rapporto Bertoli.

Sappiamo comunque che, in corso d’opera, la Argo1 adeguò la propria dotazione di personale, regolarizzandosi.

Ma quella segnalazione avrebbe comunque dovuto far scattare un campanello d’allarme, anche se, come ha ribadito più volte Beltraminelli, sulle prestazioni della Argo1 nessuno ebbe mai da ridire. Anzi, furono più gli elogi che le critiche.

Nel frattempo, come ha anticipato liberatv nelle scorse settimane, l’avvocato ha segnalato al Consiglio di Stato che nell’intricata vicenda potrebbe profilarsi il reato di infedeltà nella gestione pubblica, e sulla base di questa segnalazione il Governo ha deciso di costituirsi parte civile nel procedimento penale coordinato dal procuratore generale John Noseda.
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