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Cronaca
20.02.2018 - 09:160
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Maxi B. e Michael Casanova raccontano i giorni dopo le 100 ore di diretta. Dalla passeggiata "che era come scalare l'Everest" alla notte insonne: "Volevo dormire ma a Bosco Luganese son suonate le sirene. Ho ricevuto le scuse di Gobbi"

“Ho dormito 5 ore per notte, rispetto alle 7-8 usuali – ha detto Maxi B -. È stata difficile e lo è ancora ora. Ci vuole tempo e pazienza prima che il corpo e la testa riescano a riprendere il ritmo giusto. Ogni tanto di giorno mi viene sonno, ed è una sensazione che mai avevo provato prima”

MELIDE - Il Corriere del Ticino ha intervistato Maxi B. e Michael Casanova per sapere come hanno affrontato i giorni successi al record delle 100 ore di diretta su Radio3i.
“Ho dormito 5 ore per notte, rispetto alle 7-8 usuali – ha risposto Maxi B -. È stata difficile e lo è ancora ora. Ci vuole tempo e pazienza prima che il corpo e la testa riescano a riprendere il ritmo giusto. Ogni tanto di giorno mi viene sonno, ed è una sensazione che mai avevo provato prima”.

E Michael: “Appena lasciato lo studio di Radio3i ed essere arrivato a casa ho dormito 3-4 ore prima di mettermi a tavola per cena. Poi ho tentato di coricarmi di nuovo, ma quella notte a Bosco Luganese sono suonate le sirene d’allarme che mi hanno tenuto sveglio fino all’alba: il miglior sceneggiatore non poteva scrivere un copione più avvincente per il mio rientro a casa. Credevo davvero scoppiasse la guerra, ero stanco e debole. Poi il giorno dopo mi sono arrivare le scuse di Norman Gobbi”.

I due conduttori entrati nel Guinness dei primati con la loro impresa hanno raccontato di aver trascorso i giorni successivi in tranquillità. Maxi B: “Ho avuto visite a casa, ho ospitato amici intimi trascorrendo un po’ di tempo in compagnia. Per il resto tanto riposo, mi sono sentito svuotato e di avere bisogno un po’ di tranquillità. Ma mi conoscono, non durerà a lungo anche se la radio non l’ho più ascoltata, soprattutto per non imbattermi nelle canzoni sentite nelle 100 ore di diretta”.

Michael: “Io sono rimasto molto a casa, spesso coricato. Ho fatto una passeggiata di una ventina di minuti ed ero esausto, neanche avessi scalato l’Everest. Il tentativo è di recuperare il corpo e la mente. Domenica mattina per la prima volta mi sono svegliato felice, senza quegli sbalzi d’umore che si sono manifestati nei giorni passati. Ora si tratterà di fare in modo che reagisca anche il fisico, un fatto che a me, già ansioso per natura, un po’ preoccupa”.


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