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Secondo Me
12.03.2018 - 08:560
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Il poeta dialettale Oswaldo Codiga torna all'attacco: "La brutta storia della Cappella votiva demolita a Gordola continua : Ofelée fa el tò mesc’tée !"

SECONDO ME - "Per l’incapacità di diverse persone, Gordola con il Canton Ticino e i loro concittadini sono stati privati maldestramente di un manufatto del 1700. È per questo che il detto “ofelée fa el tò mesc’tée” ritengo è una delle frasi più veritiere che la letteratura ci regala"

di Oswaldo Codiga*

 

Da informazioni raccolte, e che gentilmente qualcuno mi ha confermato, nella Cappella, davanti all’affresco vero e proprio, vi era montata una lastra che forse (ripeto forse perché ci credo poco) è stata salvata. Sinceramente non ci credo più di quel tanto anche perché le falsità e le angherie che circolano mi stanno a dire tutt’altra cosa.

 

Fatto sta che, per l’incapacità di diverse persone, Gordola con il Canton Ticino e i loro concittadini sono stati privati maldestramente di un manufatto del 1700. Non voglio generalizzare perché non è giusto ma ammetto che personalmente non sono mai stato tanto tenero con i politici in quanto vedo in molti di loro soltanto “boria” ! È per questo che il detto “ofelée fa el tò mesc’tée” ritengo è una delle frasi più veritiere che la letteratura ci regala.

 

Posso anche capire che da parte di molti ci sia una grande buona volontà di voler fare a favore delle istituzioni e della popolazione mettendo a disposizione buona parte del proprio tempo libero, e questo è sicuramente encomiabile. Quando però si arriva alla suddivisione dei compiti, che ammetto sono numerosi e tutt’altro che facili, ecco che la sincerità del singolo dovrebbe prevalere su tutto il resto ! Invece, e lo vediamo sia a livello comunale così come cantonale e federale ci sono una infinità di persone sbagliate al posto sbagliato !

 

Mi si potrà obiettare dicendo “te sé bon domà da ganasàa” ! Può anche essere vero, non lo nascondo affatto, ma finora un qualche problema che ho sollevato ha sicuramente lasciato il segno, e principalmente ho sempre messo la faccia con tanto di nome e cognome ! Mi si è anche chiesto : “come mai non ti fidi delle autorità ?” Io mi chiedo invece “come ci si può veramente fidare delle autorità ?”

 

A livello federale non è niente altro che uno schifo dietro all’altro, che crea problemi in continuazione al cittadino il quale viene continuamente bistrattato in tutto ! A livello cantonale siamo qui a contare le malefatte dei nostri così detti “rappresentanti del popolo” che da molto tempo a questa parte non ne indovinano una !

 

A livello comunale ne ho le prove dirette : gli sottoponi in una lettera (l’ennesima della serie) inviata in data 23.11.2017 con specificati 9 punti e 5 domande, poi ancora in un ulteriore lettera inviata in data 07.12.2017 con altre segnalazioni di pericolosità e qual’è la risposta ? Niente altro che una arrampicata sui muri (o sui vetri) con una lettera arrivata a fine gennaio dove tra le (poche) cose dette mi si dice : “sperando di aver risposto in modo esaustivo …” ! Esaustivo per niente ! Solo incapacità ! L’ultima prova è proprio quella della Cappella votiva con parole al vento uscite da palazzo comunale : sui giornali viene scritto : “Cappella abbattuta ? No, preservata …” “Va tutelata …” “La cappella votiva tornerà …” quindi parole dette senza essere informati a dovere ! Poi ci sono gli articoli veritieri … quelli che danno fastidio : uno mio con titolo normalissimo : “Una triste storia in quel di Gordola”

 

e un altro pure con titolo normalissimo un articolo di Davide Malnati : “Il pasticciaccio brutto della cappelletta” . In facebook molti articoli, molte foto, alcune condivisioni, alcune considerazioni personali.

 

Qui vi é pure (ed è quasi logico) una qualche risposta maldestra detta con una certa rabbia da chi è direttamente o anche indirettamente coinvolto (il parente del parente, l’amico dell’amico, ecc.) e molta mancanza di rispetto alle cose, alla nostra storia e alle persone. Se penso che un qualche anno fa e specificatamente quel giorno in cui ero passato a fotografare questa Cappella censita poi sul mio libro “Segn da féed” non sono entrato nel prato dove vi era l’erba alta pronta per la fienagione in quanto ho avuto rispetto del lavoro del contadino … bé … mi cascano le braccia !

 

*poeta dialettale

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