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11.04.2018 - 18:070
Aggiornamento: 13.07.2018 - 15:11

Quella Maledetta Domenica. La testimonianza di un tifoso biancoblu sui disordini che hanno portato all'Operazione Valascia: "Posso dire con assoluta certezza che tra i supporter del Losanna c'era gente della Curva Nord di Lugano. La reazione degli ultrà d

Il nostro lettore: "Al fischio finale c'è stato l'apice. Fortunatamente tante gente è andata via prima, prima che questi teppisti riuscissero a sfondare e a fare i loro porci comodi nel rettilineo riservato ai tifosi dell'Ambrì. Armati di bastoni, aste delle bandiere e di tutto ciò che avevano appresso"

Un tifoso dell’Ambrì Piotta ci scrive raccontando quello a cui ha assistito domenica 14 gennaio, caratterizzata da scontri durante la partita HCAP-Losanna, scontri che hanno poi dato luogo a una vasta quanto contestata operazione di polizia che ha portato al fermo di diversi ultrà del Club leventinese.
Il tifoso chiede l’anonimato, ma firma la sua lettera con nome e cognome e noi rispettiamo la sua richiesta. Ecco la sua testimonianza.

Buongiorno Direttore,

le scrivo perché dopo tutto ciò che ho letto nelle ultime settimane ho trovato giusto dare anche la mia versione dei fatti avvenuti alla Valascia quella famosa domenica pomeriggio.

Ero presente con un amico e i suoi 2 figli alla partita, circa a metà rettilineo in quanto è la posizione migliore per controllare i due bambini piazzati proprio a ridosso del plexiglass. Si sono spese tante parole, a volte corrette, a volte meno. Mi stupisco che nessuno però, di tutti i presenti, abbia mai dato la propria versione.

Purtroppo non so cosa sia successo all'esterno e se già c'erano state scaramucce tra le tifoserie, eravamo già all'interno della pista. Però con tutta onestà le posso dire ciò che è successo all'interno, fin dall'arrivo dei tifosi ospiti.

Frequento la Valascia da anni ormai, tanti, e fino a qualche anno fa ruotavo anche intorno al tifo organizzato. Conosco molto bene le realtà delle varie tifoserie come naturalmente quella della Gioventù Biancoblu. Posso dire con assoluta certezza che già vedendo arrivare i tifosi del Losanna, si potevano notare facce conosciute anche in Ticino, di tifosi facenti parte della Curva Nord di Lugano.

Non lo dico perché si conoscono i volti di certi personaggi, ma perché i Ragazzi della Nord (RdN) hanno sempre un segno distintivo sulla giacca o portano felpe  RdN. Le assicuro che c'erano e si facevano già vedere e sentire prima della partita. C'era già aria tesa in pista, l'aria di chi sa che sarebbe successo qualcosa quel giorno.

Non capisco come mai in tutto ciò che è stato scritto non si è mai parlato dei disordini creati dai tifosi ospiti, ci si concentra solo ed unicamente sulla reazione avuta dai tifosi dell'Ambri a fine partita.
Perché non si parla di tutti i fumogeni accesi nel settore ospiti? Perché non si parla di tutte le provocazioni avute da questi pseudo tifosi verso tutti i tifosi biancoblù? Perché non si è mai parlato dell'intervento degli agenti Securitas con spray al pepe spruzzato nel settore ospiti?

Guardi che gli effetti dello spray lo hanno sentito tutti nel rettilineo, avendo bruciore agli occhi e colpi di tosse. Perché parlare unicamente dei fatti avvenuti alla fine? Questi tifosi qua, erano ad Ambrì solo per cercare lo scontro, e ce l'hanno fatta senza troppi problemi.

A 10 minuti dalla fine della partita, tutti hanno capito esattamente cosa sarebbe successo, perché i tifosi ospiti erano già ammassati verso la recinzione che divide le due tifoserie.

Un qualsiasi lettore può pensare: "ma quanto ci vuole ad abbattere due cancelli di ferro?". Un nulla ci vuole, davvero un nulla, perché la baracca che ho io in montagna ha un lucchetto più grosso e robusto di quelli che ci sono alla Valascia per dividere le due tifoserie.

Al fischio finale c'è stato l'apice. Fortunatamente tante gente è andata via prima, prima che questi teppisti riuscissero a sfondare e a fare i loro porci comodi nel rettilineo riservato ai tifosi dell'Ambrì. Armati di bastoni, aste delle bandiere e di tutto ciò che avevano appresso.

Dire se erano, 10, 20 o 50? Non saprei, ma erano in tanti. Chi ha potuto è andato via subito, chi invece purtroppo ha tardato, come noi, ha avuto l'intuizione di andare verso la curva per sfuggire a possibili disordini e per avere la certezza di uscire dall'uscita riservata alla curva stessa.

È vero, una parte di tifosi biancoblu ha risposto a queste provocazioni, ma a mio modesto modo di vedere, per fortuna che c'erano loro, se no non so proprio cosa sarebbe successo quella domenica. Sono stati i tifosi dell'Ambrì a respingere e ricacciare indietro l'invasione di questi tifosi vestiti di nero, ancora prima dell'arrivo della polizia.

Nella maggior parte dei casi si dice che non bisogna mai giustificare la violenza o gli atti violenti, ma in questo caso particolare, mi sento di dover dire che quella intrapresa era l'unica via da seguire, onde evitare di avere veramente qualche ferito, o casi anche più gravi.

Se tu, tifoso ospite, te la prendi con le famiglie che portano la domenica pomeriggio i bambini alla pista, non solo sei un infame, ma sei proprio un codardo.
Per questo ribadisco ancora una volta che la reazione avuta dai tifosi dell'Ambrì non solo la giustifico, ma li difendo.

Vogliamo parlare della sicurezza all'interno della pista e sul fatto della famosissima partita a rischio medio? Lasciamo fare alle autorità, però se è vero che sapevano che questi tifosi si erano già trovati poco oltre  Gottardo per organizzarsi, come è stato confermato, qui c'è un problema molto più grande di quello di cui si sta parlando.

Sentire dire che la polizia in quel momento non ha potuto fermare nessun tifoso ospite in quanto tutti gli effettivi erano impegnati (e lo capisco) va bene, però caspita, sono un cittadino normale, solo a me viene in mente che se tu sei la polizia, puoi fare ciò che noi comuni mortali non possiamo fare.

Ad esempio, solo io penso che per un caso del genere, quando decine di tifosi ti scagliano contro ciò che trovano, tu polizia dovresti prendere subito dei provvedimenti? Come succede quando c'è traffico o un incidente, chiudi l'entrata di Airolo o metti i semafori rossi al tunnel autostradale, i bus dei tifosi ospiti restano in colonna e hai tutto il tempo di organizzare gli effettivi adeguati, tirare fuori il bus dalla colonna e procedere a tutti gli accertamenti del caso, prendendo le generalità di tutti i presenti.

Sarebbe stato cosi difficile? Mancava personale? Lasciavi tutti fermi in colonna, ti organizzati e poi agivi. Solo d'estate va bene lasciare i turisti fermi in colonna per ore? Perché questo non è stato fatto?

Un'ultima riflessione per poi concludere. La dirigenza HCAP ha provveduto subito a comunicare che dalla prossima stagione le partite casalinghe di domenica si giocheranno a porte chiuse per il settore ospiti.
Ma qui mi viene una riflessione personale: siamo sicuri che sia la scelta migliore? Siamo poi così sicuri che tifosi ospiti che vogliano lo stesso partecipare all'evento non possano acquistare, ad esempio su Ticketcorner.ch, biglietti per gli spalti riservati ai tifosi dell'Ambri-Piotta e mescolarsi cosi tra loro e creare dei problemi ancora più grandi e non gestibili poi più da nessuno?
Io entro allo stadio, senza sciarpa o altri gadget della squadra ospite, non vengo controllato all'entra e vado in curva o in rettilineo, e voglio accendere improvvisamente un fumogeno? Come la mettiamo? Cosa potrebbe succedere di ancora peggio?

Questa è la versione di ciò a cui ho assistito io, ma come me molte altre persone che forse vogliono solo lasciarsi alle spalle quella maledetta domenica.



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