foto: TiPress/Pablo Gianinazzi
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Cronaca
19.04.2018 - 08:570
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

A Lugano "salta" la fiera della bellezza... Ma l'organizzatore di Swiss Beauty Expo si difende: "Io scappare? Figuriamoci! Troppe aziende iscritte non hanno ancora pagato. Per questo non abbiamo potuto versare anticipi a città e allestitori. Ma la rifarem

“Smentisco assolutamente – afferma l'organizzatore – la notizia fuorviante: il comitato organizzativo è sempre stato disponibile, reperibile e in costante contatto con il Municipio di Lugano, gli espositori e i partner coinvolti. Abito a Lugano e non ho nulla da nascondere a nessuno. Se non rispondo alle chiamate è perché sono occupato, non di certo perché cerco di fuggire

LUGANO – Sta facendo discutere il polverone sollevato ieri da tio.ch/20minuti a sulla seconda edizione di Swiss Beauty Expo.

Secondo la testata, l’organizzatore della fiera d’estetica prevista a Lugano sabato prossimo, 21 aprile, ha fatto perdere le proprie tracce dopo il mancato versamento degli anticipi alla Città di Lugano e agli allestitori. Non solo: nell’articolo si ricordano le polemiche che si trascinano dall’edizione inaugurale dello scorso anno, tra cui “il mancato pagamento del personale e premi fantasma”.

L’organizzatore però è reperibile e respinge al mittente qualsiasi genere di accusa.

“Smentisco assolutamente – afferma Paulo Rodrigues – la notizia fuorviante: il comitato organizzativo è sempre stato disponibile, reperibile e in costante contatto con il Municipio di Lugano, gli espositori e i partner coinvolti. Abito a Lugano e non ho nulla da nascondere a nessuno. Se non rispondo alle chiamate è perché sono occupato, non di certo perché cerco di fuggire. Anzi, proprio l'altro giorno sono stato ricevuto da Fabio Schnellmann – capoufficio del Dicastero Culturale, Sport ed Eventi di Lugano –, a cui ho spiegato la situazione...”.

Il responsabile di Swiss Beauty Expo spiega: “C’è un motivo preciso se non siamo stati in grado di versare gli acconti previsti alla Città di Lugano e agli allestitori. La maggior parte delle aziende iscritte alla fiera non hanno onorato i termini di pagamento previsti nei contratti e ancora oggi aspettiamo il loro pagamento.”

“Di conseguenza – chiarisce –, ci siamo trovati impossibilitati a rispettare i nostri accordi con i partner. L’organizzazione ha sollecitato a più riprese I ritardatari, i quali hanno sempre promesso di pagare le spettanze a stretto giro di posta. Tutte le parti chiamate in causa sono a conoscenza dell’importanza del progetto di respiro internazionale, motivo per cui si è provveduto a fissare una nuova data a settembre”.

E aggiunge: “Swiss Beauty Expo genera un indotto economico non indifferente, è un progetto unico e innovativo del suo genere che contribuisce ad attirare l’attenzione degli investitori internazionali in Ticino. Dopo la fiera dell’anno scorso, alcune aziende hanno deciso di investire in Ticino aprendo delle filiali. Il posticipo a settembre è l’unica misura per salvaguardare un progetto così importante per la città e il territorio. Poi è chiaro che alcune aziende espositrici siano risentite per il doppio slittamento di date (la prima è stata spostata dalla prima settimana di febbraio al 21 aprile per motivi logistici, ndr). Per una buona riuscita della manifestazione, servono impegno e rispetto da parte di tutti gli espositori, principalmente nell’adempimento delle regole stabilite in contratto.”

Il responsabile risponde anche alle accuse relative alla prima edizione. “Sono state messe in circolazione voci false. Non è assolutamente vero che “il personale non è stato pagato". A mio avviso, dietro a tali accuse costruite ad arte ci sono alcuni promotori di eventi in Ticino che desiderano il monopolio sull’organizzazione di fiere e manifestazioni. E ovviamente la concorrenza non è ben accetta...”.

red


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