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Cronaca
30.04.2018 - 10:040
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Dall'India, Francia, Finlandia, Spagna, Italia, Svizzera e Romania: oltre 60 "cervelloni" dell'informatica si sono sfidati alla quarta edizione di Hack the City alla ricerca della soluzione più innovativa!

Ad aggiudicarsi il primo posto è stato il team Bluemed di Pietro Ghezzi e Franck Pilosel, i quali hanno ideato un'applicazione che sfrutta l'intelligenza artificiale allo scopo di fornire assistenza immediata 24 ore al giorno nell'ambito della sanità. La soluzione da loro pensata è applicabile in sostituzione del Telmed delle casse malati e del triage per il pronto soccorso.

LUGANO – Durante il fine settimana appena trascorso, oltre 60 cervelloni dell'informatica sono giunti a Lugano da più parti del mondo, come India, Francia, Finlandia, Spagna, Romania, Italia e Svizzera, per partecipare alla quarta edizione di Hack the City – ideata da Ryan Vannin – presso l'aula magna dell'Università della Svizzera Italiana.

L'hackathon ticinese sotto il patrocinio di IBM, Banca Stato, Fondazione Agire, la Città di Lugano e altri importanti partners ha messo alla frusta le abilità di sviluppatori, designer e appassionati di informatica, i quali, nello spazio di tre giorni, hanno dovuto presentare idee, progetti e app per individuare possibili soluzioni creative e d'impatto a problemi reali.

Le squadre, formate da massimo 5 membri, si sono sfidate alla ricerca dell'idea più innovativa. I primi tre classificati, oltre a beneficiare di supporto per la realizazzione del progetto, hanno ricevuto un premio in denaro: 5'000 franchi al primo, 2'500 al secondo e 1’000 al terzo.

A giudicare la creatività dei partecipanti è stata una giuria composta da 17 esperti del settore come Siegfried Alberton, Lorenzo Ambrosini, William Mullen, Emanuele Verda, Ilario Valdelli, Nicola Fiorillo, Andrea Melloncelli e tanti altri ancora.

Ad aggiudicarsi il primo posto è stato il team Bluemed di Pietro Ghezzi e Franck Pilosel, i quali hanno ideato un'applicazione che sfrutta l'intelligenza artificiale allo scopo di fornire assistenza immediata 24 ore al giorno nell'ambito della sanità. La soluzione da loro pensata è applicabile in sostituzione del Telmed delle casse malati e del triage per il pronto soccorso.
 

Al secondo posto si sono piazzati Diego Ulisse Pizzagalli, Madalina Mahrus, Sonia Pozzi e Fabio Verbosio con ChairPose, una seduta che combina dei sensori con algoritmi d'intelligenza artificiale per individuare e così aiutare a mantenere una postura ergonomica corretta durante le ore passate seduti alla scrivania.
 

Terzo rango per la squadra Spotliet di Luigi Frunzio e Simone Masiero, due studenti USI che hanno voluto cimentarsi con l’attuale problema delle fake news. Anche loro si sono appoggiati all'ausilio di strumenti IA e Machine Learning, sviluppando una soluzione in grado di rilevare l'imparzialità delle notizie online.




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