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15.05.2018 - 18:060
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

"Città dei mestieri o città dei misteri?"... Duro affondo del PPD contro il PLR. Ipotizza interessi privati in un progetto pubblico: "Siamo forse di fronte ad un pesantissimo scandalo da 12,6 milioni di franchi?”

Il mensile del PPD, Popolo e Libertà, dedica la copertina e una pungente vignetta al progetto Città dei mestieri che dovrebbe trovare spazio in uno stabile costruito a Giubiasco. E ricostruisce così la vicenda...

BELLINZONA – Pesante affondo del PPD contro il PLR. Il mensile azzurro, Popolo e Libertà, dedica la copertina al caso della Cité des Métiers, ipotizzando interessi privati in un progetto pubblico.

La vignetta ritrae tre uomini con la scritta PLR sulla schiena che schiacciano il coperchio di un pentolone sul fuoco con dentro 12 milioni e 600'000 franchi.

Città dei mestieri o città dei mestieri?, si chiede il PPD, riassumendo una vicenda dove la politica si intreccia a un progetto immobiliare. Un progetto pubblico che si intreccia a interessi privati? Secondo il Partito di Fiorenzo Dadò potrebbe trattarsi di “un pesantissimo scandalo da 12,6 milioni di franchi”.

Ma andiamo con ordine. L’articolo di Popolo e Libertà ricorda che “già nelle Linee Direttive 2012-2015 il Consiglio di Stato parlava della creazione della Cité des Métiers come di ‘un’antenna informativa e uno sportello dove ricevere le prime informazioni su progetti professionali, di carriera e azioni di sostegno per chi è alla ricerca di un posto di lavoro o di sostegni per perfezionamenti’. L’ipotesi era quella di insediarsi nei pressi della stazione di Lugano”.

Nel 2015 i deputati Nicola Pini, Paolo Pagnamenta e cofirmatari presentano una mozione per rilanciare il tema della Cité des Métiers quale “punto di incontro dove giovani e genitori possono informarsi costantemente sulle varie opportunità formative ma anche dove in prospettiva si potranno organizzare mostre, conferenze e altre attività – anche alternative – di orientamento”.

Il Consiglio di Stato, nel giugno 2017, raccomanda l’adozione della mozione. Sede possibile: vicino alla stazione di Giubiasco. Nel frattempo però lo stabile individuato a Giubiasco, senza che il Gran Consiglio sia ancora stato interpellato, risulta praticamente già ultimato, annota Popolo e Libertà.

La vicenda approda in Gran Consiglio ed è oggetto di un’interpellanza firmata da diversi deputati.

Ma due giorni dopo, la mozione di Pini e Pagnamenta, mercoledì 25 novembre, scrive ancora il mensile, “un promotore privato sottopone alla Logistica un progetto per l’edificazione di uno stabile in grado di soddisfare le necessità della Logistica stessa e anche dell’Istituto di formazione continua, ma non solo... Questo progetto, guarda caso, è quello sito nei pressi della stazione di Giubiasco, oramai quasi ultimato”.

Rispondendo all’interrogazione, il ministro Christian Vitta dice che il Governo sta per chiedere al Parlamento un credito di 12,6 milioni di franchi per l’acquisto di buona parte dello stabile eVita (costruito dalla eVita Immobiliare SA) di Giubasco.

“E ad una successiva interpellanza presentata nel novembre 2017  – si legge ancora nell’articolo del mensile -, il Consiglio di Stato ammette che i contatti negli uffici della Logistica furono presi dal deputato Paolo Pagnamenta, per conto della Taddei SA che risulterà poi essere l’impresario costruttore dell’immobile. Il deputato PLR è anche tra i firmatari della mozione che nel 2015 chiedeva proprio la creazione della Cité des Métiers”.

Tanti nomi, tanti intrecci, prosegue l’articolo…

“Evolve SA, il cui presidente è il Granconsigliere PLR Giacomo Garzoli e il cui Direttore è Flavio Petraglio, già sindaco PLR di Cadenazzo, nel progetto eVita si è occupata della progettazione generale e della direzione lavori. La società eVita Immobiliare SA, che ha il suo recapito presso la Evolve SA, è guidata dal presidente Flavio Petraglio e dal membro Paolo Pagnamenta. Pagnamenta che, come evidenziato poco prima, oltre ad essere uno dei cofirmatari della mozione per promuovere la Cité des Métiers è anche Direttore della Taddei SA, ovvero la ditta che ha ricevuto il mandato da impresario costruttore per il gran consiglio non ha ancora deciso ma il palazzo è già costruito.

Città dei mestieri o Città dei misteri? La domanda di costruzione infine, nel novembre 2015, è stata presentata dalla Evolve Impresa Generale SA, il cui amministratore unico è il già sindaco PLR di Cadenazzo Flavio Petraglio”.

Il nocciolo del problema, secondo il PPD, è che “lo Stato è intenzionato a spendere 12,6 milioni di franchi dei contribuenti ticinesi per l’acquisto dell’80% di uno stabile costruito da un privato. La somma di per sé, a fronte di un progetto interessante come quello della Cité des Métiers, non rappresenta certo un problema (…). A non quadrare in tutta questa faccenda sono le modalità, i tempi, le convergenze d’interesse e i legami stretti tra gli attori interessati”.

E ancora: “Lo Stato, che avrebbe benissimo potuto costruire uno stabile nuovo, oppure riattarne uno di sua proprietà, sottostando e rispettando la Legge sulle commesse pubbliche e mettendo il tutto a regolare concorso, ha invece preferito acquistare da un privato uno stabile appositamente costruito. Come mai? È la domandona che oggi si pongono in molti!”.

Il PPD ha chiesto un approfondimento alla Commissione della Gestione, la quale ha ordinato una perizia esterna. E “l’esito di questa perizia sarà decisivo per capire se tutto è realmente in ordine come sostiene il Governo o se siamo di fronte ad un pesantissimo scandalo da 12,6 milioni di franchi!”.

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