Papa Francesco ai vescovi italiani: "Meglio che gli omosessuali non entrino in seminario. Abbiamo affrontato la pedofilia e dobbiamo chinarci anche su questo problema"

Durante la Conferenza episcopale italiana, il Santo Padre ha inoltre dichiarato: "Nei seminari esistono tendenze che sono profondamente radicate e che si declinano in veri e propri atti omosessuali"

ROMA – L'omosessualità e la Chiesa. Il loro rapporto continua a essere un tabù, anche se a parlarne apertamente alla Cei (Conferenza episcopale italiana) è stato Papa Francesco in persona.

Il pontefice argentino si è espresso sulla questione dell'ingresso nei seminari di persone "che praticano l'omosessualità". “Se avete anche il minimo dubbio – ha dichiarato il Santo Padre rivolgendosi ai vescovi italiani – è meglio non farli entrare".

"Nei seminari – secondo Bergoglio – esistono tendenze che sono profondamente radicate e che si declinano in veri e propri atti omosessuali".

Non si tratta di una ‘svolta dottrinale’ perché la posizione assunta dal Vaticano era già nota da tempo. Già nel 2016, all'interno della Ratio Fundamentalis, la Congregazione per il Clero aveva sottolineato che "in relazione alle persone con tendenze omosessuali ai seminari, o che scoprono tale situazione nel corso della formazione, la Chiesa, pur rispettando le persone in questione, non può ammettere al seminario e agli ordini sacri coloro che praticano l'omosessualità...".

Accusato più volte di prendere alla leggere la tematica, Papa Francesco ha concluso il suo discorso affermando: "abbiamo affrontato la pedofilia e presto dovremo confrontarci anche con quest'altro problema dell'omosessualità".