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Cronaca
18.11.2013 - 16:530
Aggiornamento: 03.10.2018 - 16:25

"La polizia è arrivata e lo sfratto è avvenuto: io e la mia famiglia siamo fuori di casa"

Dopo averlo annunciato nella sua prima drammatica testimonianza pubblicata da Liberatv, il padre di famiglia racconta le ore più drammatiche. E la sua storia commuove il Ticno

VEZIA – “È arrivata la Polizia, ci hanno fatto uscire e ha posto i sigilli all’immobile. Mercoledì potrò rientrare per smontare e portare via le nostre cose e da giovedì i locali dovranno essere liberi”. Lo sfratto ha avuto luogo quindi. La famiglia è ora ufficialmente senza una casa. La moglie e i due figli sono dalla sorella della donna, “e io? Io starò in albergo. Mia cognata sta in un 3 locali e mezzo, già così sarà affollato, cerco almeno di non gravare su di loro”. Allo sfratto, racconta l’uomo, erano presenti anche degli impiegati dell’Ufficio famiglie e minorenni di Viganello: “Sono venuti per controllare dove andassero i bambini, se fosse un posto adatto a loro. Quello che mi fa ridere è che quando ci hanno messi per un mese in una striminzita camera d’albergo nessuno è venuto a controllare, ora che si trovano in un appartamento invece sì”. Oltre il danno la beffa: sempre stando al racconto dell’uomo, un impiegato dell’Ufficio si sarebbe rivolto a lui dicendogli che ora era il momento di darsi una mossa a cercare una nuova casa: “Ho fatto di nuovo presente che sanno benissimo che con un estratto non pulito non la troverò mai. La risposta è stata: ‘lo sappiamo, ma si dia da fare’. So di non essere il primo a trovarsi in una situazione simile ed è vergognoso. Magari l’unica è chiedere asilo, con moglie e due figli a carico un appartamento loro me lo troverebbero subito”. In redazione intanto sono arrivate diverse testimonianze di solidarietà: sono molte le persone che vogliono dare una mano in qualche modo, ma il problema non è prettamente economico, è legale, perché l’estratto dell’Ufficio esecuzioni e fallimenti dell’uomo resta macchiato e “nessuno ti da una casa se non è più che immacolato”, ci diceva già stamani l’uomo. “Io non ho bisogno dell’assistenza. Due anni fa ho subito il primo sfratto perché abbiamo avuto problemi economici a causa del fallimento della mia azienda, ma ora ho ripreso il lavoro da indipendente e funziona. Nella casa in cui ero fino a oggi, ho sempre pagato l’affitto puntualmente. Il contratto è stato sciolto perché i proprietari, e giustamente, a loro di questo non do torti, hanno deciso di sciogliere il contratto dopo aver scoperto che l’attestato di solvibilità era falso. Quanto avvenuto due anni fa ha macchiato indelebilmente il mio estratto ed è questo che non mi permette di avere una casa con ‘metodi legali’. L’unica cosa di cui ho bisogno e voglio è che lo Stato mi aiuti intercedendo solo per quanto riguarda questo certificato, soldi non ne ho mai chiesti e non ne voglio. Vorrei non dover più ricorrere a sistemi illegali per avere un appartamento. Ma se niente si muoverà, finirà che dovrò di nuovo affidarmi allo stesso sistema, altrimenti mia moglie e i miei figli rimarranno in questa situazione chissà fino a quando”.
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