ULTIME NOTIZIE News
Cronaca
07.03.2013 - 14:190
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

"Bignasca un anarcoide generoso. Ora cambia la storia del Ticino"

Intervista a Michele De Lauretis autore di un libro biografico sul presidente della Lega: "Avevamo un rapporto di odio e amore", dice

BELLINZONA - Michele De Lauretis nel febbraio del 1992 pubblicò il libro "La Lega dei Ticinesi". Quella pubblicazione, ad oggi, è l'unica traccia para-biografica di Giuliano Bignasca, e l'unico saggio pubblicato sul Movimento da lui fondato. È stato scritto agli inizi dell'avventura leghista ed è curioso notare come in oltre vent'anni non ci sia stato un seguito e come, quello scritto, mantenga ancora oggi una straordinaria attualità.
 
Dopo essere stato per molti anni vicedirettore della Regione, De Lauretis oggi è collaboratore personale del ministro Manuele Bertoli, dopo esserlo stato di Patrizia Pesenti. Gli abbiamo chiesto qualche riflessione sulla scomparsa del leader leghista.
 
Come commenti la scomparsa di Giuliano Bignasca?
"Sono rimasto molto sorpreso, non me lo aspettavo e mi dispiace. Non c'era nessuna avvisaglia che facesse presagire ciò che è successo. Spero che sia morto senza soffrire. In questo momento prevalgono in me sentimenti di cordoglio e di solidarietà".
 
Che rapporto avevate?
"Di odio e amore. Io da persona di sinistra non avevo e non ho certo opinioni positive sull’operato della Lega, d’altra parte con Giuliano ci conoscevamo da tantissimo tempo, e c’era una stima personale reciproca di fondo.. Mi chiamava spesso per interessarsi delle questioni sociali, quando lavoravo al Dipartimento sanità e socialità, e poi anche recentemente quando sono passato alla scuola. Era curioso, voleva conoscere le cose da vicino e ogni tanto buttava là anche qualche buona idea, sempre attento al sociale, come nessun altro nel suo movimento"
 
Cosa rappresenta per il Ticino la scomparsa di Bignasca?
"È un evento che cambierà parecchio la pur piccola storia del Cantone e della Lega, che inveitabilmente va incontro a grosse difficoltà".
 
In quale direzione?
"Ora è difficile dirlo. Ci sono dei rilevanti punti interrogativi aperti. Penso a chi dovrà guidare il movimento (non c’è nessuno alla sua altezza, anche istrionica e di competenza), o alla sensibilità sociale che Bignasca aveva molto spiccata e non credo che altri ce l’abbiano altrettanto. Senza dimenticare il Mattino della Domenica, che il Nano sosteneva finanziariamente ogni anno con cifre molto importanti. Senza Mattino che ne sarà della Lega?".    
 
Rispetto all'intervista-biografia di 20 anni che cosa è cambiato in lui?
"Poco. Credo che se l'avessimo rifatta di recente sarebbe venuta sostanzialmente uguale".
 
Se dovessi fare un ritratto su due piedi di Bignasca, come lo descriveresti?
"Era un anarcoide e un generoso con una capacità comunicativa incredibile, e una buona preparazione sui temi più disparati. Anche questo è un grosso punto interrogativo sul futuro della Lega: credo sarà difficile trovare qualcuno che sappia comunicare con i media come faceva lui. Dimmi un nome che in tele potrebbe essere alla sua altezza. No, eh? D'altra parte però Bignasca era anche uno che sapeva guardare molto bene ai propri interessi, molto furbo, pur nella sua complessiva generosità".
 
Vent'anni dopo come leggere la Lega di Bignasca?
"Credo che il Ticino non sia né meglio né peggio di prima. Ma la storia lasciamola agli storici. Servono decenni per tracciare bilanci di questo tipo. Sicuramente lui è stato un grande innovatore, anche dal profilo editoriale e comunicativo creando il primo domenicale gratuito in Ticino. Ha saputo spezzare un Ticino ingessato e un’informazione “embedded”, succube delle segreterie dei partiti e delle versioni istituzionali. La Lega di Bignasca è stato un Movimento populista capace di saper cogliere i problemi della società. Ma non è stato in grado di proporre soluzioni solide e credibili ed ha costruito poco: si vedano i recenti fallimenti in ambito fiscale o la folle posizione contro l’iniziativa Minder. Penso anche a principi giusti come la13esima AVS o la cassa malati unica, proposti però con soluzioni impraticabili".

 

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Tags
ticino
lega
movimento
storia
lauretis
giuliano
scomparsa
soluzioni
libro
odio
News e approfondimenti Ticino
© 2024 , All rights reserved